Il caldo equatoriale ci arriva addosso facendoci rapidamente dimenticare il clima ancora invernale delle nostre terre. Siamo a Maputo, capitale del Mozambico, a più di 9000 km dalle nostre case.
Il primo appuntamento della delegazione delle Acli è con l’Ambasciatore italiano Marco Conticelli che ci riceve con grande cordialità e ci ospita nella sua bella residenza non lontana dal mare. È l’occasione per fare il punto sulla situazione politica del Paese che presenta non poche incertezze. Gli americani hanno emesso un mandato di cattura per l’ex ministro delle Finanze per l’uso distorto dei fondi delle Organizzazioni internazionali. Il bilancio dello stato infatti, per il 38% è costituito da risorse donative provenienti dai governi occidentali e dalle organizzazioni umanitarie. Le ombre dello scandalo lambiscono anche l’ex presidente Gebusa e rendono incerto il destino dell’attuale capo dello Stato, Nyusi. Con l’Ambasciatore facciamo anche il punto sul Pretep, un programma di aiuti del governo italiano per creare scuole tecniche dotandole di moderni laboratori e formare i docenti secondo le linee della recente riforma dell’istruzione tecnica e professionale. È un piano che ci sta molto a cuore perché la Estrela do Mar di Inhassoro – promossa dalle Acli e dalla missione vercellese guidata da don Pio Bono e Caterina Fassio – è una di queste scuole tecniche ed è anch’essa coinvolta nel processo di riforma. Riforma che è stata al centro del seminario promosso dall’Enaip-Acli martedì 19 febbraio a Maputo e che ha visto la partecipazione dei vertici dei ministeri interessati, delle Ong, della Banca mondiale oltreché dell’Istituto universitario don Bosco che svolge un ruolo essenziale nella formazione dei docenti degli Istituti tecnici e professionali. La tappa nella capitale si conclude con la fondazione di Enaip Mozambico, un’impresa sociale di servizi formativi che mi è stato richiesto di presiedere.
È la volta di partire per Vilankulo, l’aeroporto più vicino ad Inhassoro, cittadina che dista circa 840 km da Maputo ed è situata in riva all’Oceano Indiano. È qui che quindici anni fa, per iniziativa delle Acli e della missione vercellese guidata da don Pio, è sorta la scuola professionale Estrela do Mar, ora trasformata in Istituto tecnico industriale. Ho avuto modo di accompagnare questo cammino e questa crescita: da pochi corsi (falegnameria e sartoria), ora sono stati avviati corsi di informatica, cucina, meccanica, elettricità e contabilità. Così la scuola offre un’opportunità di formazione a circa 900 giovani della provincia di Inhambane non solo nella formazione professionale di base ma anche nel “nivel medio” ovvero la possibilità di conseguire un diploma (perito meccanico o elettrotecnico) che consente poi l’accesso all’istruzione universitaria. Per il presidente delle Acli Roberto Rossini è stata l’occasione di conoscere da vicino questa realtà che oggi è considerata dal governo mozambicano tra le migliori del Paese.
La prima tappa è stata la visita alla Administradora (il sindaco) del Distretto di Inhassoro. Una giovane signora che ci ha ricevuti con simpatia affermando che Inhassoro è un distretto accogliente per tutti coloro che vogliono contribuire al suo sviluppo.
E di sviluppo economico si è parlato poco dopo nel Forum per lo sviluppo di Inhassoro a cui ha partecipato anche il Presidente della Provincia (la nostra Regione) di Inhambane. Lì ho potuto portare il mio contributo e conoscere quali sono le linee direttrici degli investimenti nel turismo, nella pesca, nell’allevamento e nelle attività di estrazione del gas. Servono – ha detto il Governatore – non solo investimenti materiali ma anche risorse per accrescere e qualificare l’offerta formativa. In questo processo si colloca il futuro della Estrela do Mar. La parte più coinvolgente è stata la visita alle strutture e ai laboratori della scuola. Accompagnato dal canto a passo di danza di un gruppo di studenti, il presidente delle Acli ha avuto modo di visitare tutti i laboratori:dalla falegnameria alla sartoria, dall’informatica alla cucina, dalla meccanica alla elettrotecnica. Nel nuovo blocco di aule e laboratori costruito con il contributo della Sasol, un’azienda di estrazione del gas, è stato allestito un moderno laboratorio di elettromeccanica grazie al contributo di diversi Club Rotary del nostro territorio. Un progetto di largo respiro e un finanziamento importante (più di 41.000 euro) ottenuto grazie all’ iniziativa del Rotary di Santhià-Crescentino, guidato prima dall’ing. Livio Autino e ora dall’ing. Pino Agostino, e grazie al concorso dei Club Rotary di Vercelli, Vercelli S.Andrea e Viverone Lago, nonché dei Distretti 2031 e 2032 delle Regioni Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Con la collaborazione di Ipsia Vercelli, guidata da Giuseppe Bovio, il progetto è andato a buon fine e tutte le attrezzature acquistate sono ora a disposizione dei docenti e degli allievi della Estrela do Mar. È stato un onore per me sia consegnare una lettera dell’ing. Pino al nostro Ambasciatore, sia collocare una targa che ricorda chi ha donato queste moderne attrezzature. La formazione tecnica è così meglio indirizzata ai bisogni delle imprese e, attraverso gli stages in azienda, non pochi ragazzi hanno trovato lavoro. La nostra visita si è conclusa alla “escoligna”, la scuola dell’infanzia che da molti anni la Missione gestisce offrendo un servizio a 150 famiglie e un pasto certo per i bambini.
Quindici anni di Estrela do Mar sono stati possibili grazie prima di tutto ai nostri missionari vercellesi, alle Acli nazionali e vercellesi, all’Ipsia di Vercelli, al Rotary, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e ai tanti donatori e volontari che hanno sostenuto questa opera sociale. Diceva un grande leader africano, Nelson Mandela: “Sembra sempre impossibile, finché non viene realizzato”.