Le modalità disomogenee degli attuali elenchi rendono necessario un costante collegamento con le autonomie
Spetta al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali assicurare l’uniforme applicazione del ‘diritto del Terzo settore’ e l’efficacia dei sistemi dei controlli ai fini dell’accesso nel Registro Unico del Terzo settore (RUNTS). Queste le indicazioni che emergono in base alla lettura puntuale delle previsioni del Dlgs 117/2017 (Codice del Terzo settore o “CTS”) e della disciplina contenuta nel decreto istitutivo del RUNTS (D.M. 15 settembre 2020 n. 106). Il Ministero riveste un ruolo di prim’ordine nella fase di coordinamento e popolamento iniziale delle sezioni del RUNTS,nonché di gestione complessiva del Registro unico, mediante una struttura articolata a livello regionale e provinciale, che potrà garantire maggiore coerenza e uniformità applicativa agli enti in sede di iscrizione.
leggi il mio articolo su Il Sole 24 Ore del 26 marzo 2021
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