Rinvio a settembre: è questo l’esito dell’opposizione espressa dalla Provincia Autonoma nella seduta del 6 agosto della Conferenza Stato-Regioni, presieduta dal ministro Francesco Boccia. L’intervento del presidente di Terzjus (Osservatorio di diritto del Terzo settore, della filantropia e dell’impresa sociale): “Altri ritardi sarebbero non solo intollerabili ma rischierebbero di compromettere il cammino stesso della riforma, generando la sensazione che chi ha responsabilità politiche di governo non abbia la forza e la determinazione necessarie per dare completa ed efficace attuazione alla riforma del Terzo settore”
Formazione digitale, welfare di comunità e borghi. Ecco l’Action plan del Terzo settore del futuro
Mario Calderini: “Serve un capitalismo di comunità”
La vera questione politica in tempi di Recovery Fund è riportare le persone e i luoghi al centro dell’agenda di sviluppo
Arrabbiato non tanto perché il suo vicino è più ricco di lui, quanto perché da troppo tempo si sente sempre più povero in una comunità sempre meno ricca. Questo è il ritratto e la geografia del malcontento che Andrés Rodríguez Pose dipinge sulla Public Policy Review della London School of Economics, mettendo in discussione l’ipotesi che la rabbia sociale e il voto populista siano prevalentemente spiegati dalle crescenti diseguaglianze economiche tra gli individui.
leggi l’articolo di Mario Calderini su La Repubblica del 29 luglio 2020 pag 26
Prendendo spunto da un lavoro di @rodriguez_pose stamattina ho scritto questo pezzo per @repubblica. @giuliopasi @SocEntEU @SocialEcoEU @Editormanque @polimi @FondaPoliMi @MIP_PoliMi @SSIReview @SIAita_ https://t.co/KZYRpQmnWd
— Mario Calderini (@mariocalderini) July 29, 2020
Quando l’interesse generale si fa impresa
FOCUS 2 PERCHÉ SCOMMETTERE SULLE IMPRESE SOCIALI
di Luigi Bobba, presidente Terzjus
Grazie alla normativa inserita nella riforma del Terzo settore le imprese sociali sono passate da 1.400 a 21mila in meno di tre anni. Ma ora il Governo eviti il passaggio alla Commissione Ue
Più facili e rapidi gli investimenti nelle imprese sociali? Forse.
Decreto economia: firmato il decreto ministeriale correttivo che corregge quello emanato nel 2015. Ecco i principali punti della legge.
Il Ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, in data 11 giugno, ha finalmente firmato il decreto ministeriale correttivo di quello emanato nel maggio del 2015, che istitutiva una misura volta a sostenere lo sviluppo dell’economia sociale attraverso la concessione di aiuti nella forma di finanziamento agevolato (al tasso dello 0,5% restituibile in 15 anni) per investimenti delle imprese sociali. Il provvedimento – che aveva una dotazione finanziaria pari a 223 milioni – nasceva nel contesto della riforma del Terzo settore e conteneva una novità importante: per la prima volta, una quota del FRI (fondo rotativo per le imprese) veniva specificamente dedicato alle imprese sociali. Trascorsero circa due anni, prima che lo stesso Ministero provvedesse ad emanare le successive disposizioni per dare concreta attuazione al decreto del 2015. Infatti, nel novembre del 2017, veniva finalmente aperto lo sportello per la presentazione delle domande di agevolazione.
leggi il mio editoriale per Terzjus con Nicolò Melli del 13 luglio 2020
È nato Terzjus, Osservatorio giuridico del Terzo settore
Il Presidente Luigi Bobba: completare e attuare la riforma
È nato Terzjus, Osservatorio giuridico del Terzo settore
Presentato il 25 giugno nel corso di un digital event con interventi di Gentiloni, Misiani e Amato e messaggi di Conte, Casellati, Catalfo
Lo scorso 25 giugno con un digital event è stato presentato TERZJUS, l’Osservatorio giuridico promosso da Luigi Bobba (già sottosegretario al Lavoro ed ex presidente Acli) che si propone di essere strumento scientifico, specializzato nel campo giuridico legislativo ma aperto agli apporti delle altre discipline, per sviluppare e promuovere cultura e ricerca su Terzo settore, filantropia e impresa sociale, con particolare attenzione alla nuova legislazione e al suo impatto per la vita degli Enti, delle loro reti associative, nonché dei soggetti coinvolti nella riforma del Terzo settore.
Al Presidente Luigi Bobba sono giunti autorevoli messaggi istituzionali a cominciare dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che scrive “Per un’equa e diffusa applicazione di un diritto comune del Terzo settore avete dato vita a uno strumento incisivo di comunicazione e socializzazione e avete coinvolto qualificati esponenti delle Istituzioni, del mondo accademico e dell’associazionismo” .
E la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati sottolinea “Mai come oggi gli operatori del Terzo settore rappresentano un alleato di cui le Istituzioni non possono fare a meno per arrivare nelle case di tutti, per aiutare chi ha bisogno e per assistere chi versa in gravi difficoltà . Un’alleanza che abbiamo il dovere di salvaguardare con interventi normativi che diano attuazione alla legge di riforma del Terzo settore e che ne riconoscano il ruolo fondamentale nella costruzione di una società sempre più equa, libera e solidale”.
Infine il Commissario europeo Paolo Gentiloni richiama uno degli strumenti messi in campo dalla Commissione per superare la crisi pandemica “Con il recovery plan non vogliamo solo un ritorno alla normalità: deve essere l’opportunità di rimettere in moto l’economia del nostro Paese, correggere le caratteristiche dei nostri modelli sociali che non reggono più e limitare le diseguaglianze. Questa sfida avrà bisogno più che mai del vostro contributo, del contributo delle imprese sociali e dell’associazionismo, di quell’esercito del bene comune che rappresenta una parte straordinaria del nostro Paese”.
TERZJUS, che ha tra i suoi soci fondatori Airc, Auser, Fondazione Italia Sociale, Rete Misericordie e solidarietà, Open/Italia non profit, Anpas, Consorzio Sistema Integrato Welfare Ambito Br 3, Forum Nazionale del Terzo settore, Acli, Assifero e Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, aveva già avuto un’occasione di farsi conoscere al pubblico con il seminario del 11 giugno scorso, “I rapporti tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo Settore. Prospettive e criticità alla luce degli artt. 55-56 del Codice del terzo settore”. Questi due articoli, infatti, consentono agli enti locali di poter procedere nelle convenzioni e negli affidamenti di servizi agli enti del Terzo settore senza dover seguire in via esclusiva le regole del Codice degli appalti. E, pochi giorni dopo il seminario, vi è stata un’illuminante sentenza della Corte Costituzionale che valorizza proprio la specificità degli enti di Terzo settore in quanto soggetti che concorrono alla produzione di beni pubblici.
“Terzjus – conclude Bobba – per i primi mesi del 2021, presenterà il primo “Rapporto sullo stato della legislazione del terzo settore” fornendo alle istituzioni preposte non solo un monitoraggio dell’applicazione della riforma, ma altresì indicazioni operative per renderla più efficace”.
Superbonus, un’occasione per gli enti di Terzo settore a patto che…
Per evitare che l’art.119 si riveli un’occasione mancata sarà necessario che il tempo di validità sia prolungato di almeno due anni (31.12.2023) e che gli Ets possano goderne anche per gli immobili ad uso collettivo e per gli immobili in uso a titolo diverso da quello di proprietà
leggi l’articolo su Vita.it del 11 luglio 2020
Nasce “Terzjus” Un osservatorio sul Terzo settore
Sviluppare e promuovere cultura e ricerca su Terzo settore, filantropia e impresa sociale. Con particolare attenzione alla nuova legislazione e al suo impatto, sia teorico che pratico, per la vita degli enti, delle loro reti associative, nonché dei soggetti coinvolti nella riforma del Terzo settore.
È la “mission” di Terzjus, l’Osservatorio giuridico promosso da Luigi Bobba, già sottosegretario al ministero del lavoro ed ex presidente nazionale delle Acli, che si propone di essere un luogo aperto – open source – per monitorare lo sviluppo della legislazione e alimentare, attraverso commenti, riflessioni ed esperienze, una efficace e corretta applicazione della riforma.
Uno strumento quindi scientifico, specializzato nel campo giuridico legislativo ma aperto agli apporti delle altre discipline (è stato presentato giovedì 25 giugno in un digital event in diretta sulla piattaforma Zoom) che ha visto tra i suoi soci fondatori Airc, Auser, Fondazione Italia Sociale, Rete Misericordie e solidarietà, Open/Italia non profit, Anpas, Consorzio Sistema Integrato Welfare Ambito Br 3, Forum Nazionale del Terzo settore, Acli, Assifero e Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
L’iniziativa si colloca in una fase storica decisiva per i soggetti che operano nel Terzo settore e che si stanno adeguando alle normative previste dalla riforma di cui proprio Bobba è stato il “padre”.
«A partire da Gesù lavoratore»
Il 7 agosto è la festa di san Gaetano da Thiene. In questo giorno centinaia di migliaia di fedeli si recano nella zona periferica della città di Buenos Aires, nel quartiere Liniers, al santuario dove è conservata la statua del santo. Qui, baciando il vetro della piccola nicchia che contiene la statua, la gente chiede «pane e lavoro». In quel giorno di festa, ogni anno, l’allora arcivescovo Bergoglio predicava sempre a favore di lavoratori e disoccupati.
Imprese sociali: la (buona) riforma Patuanelli prende una cantonata
Il ministro ha firmato il decreto correttivo della norma del 2015. Fra le tante buone novità, un neo: l’invasione di campo delle imprese culturali e creative anche con finalità lucrative. Una scelta del tutto disallineata con le norme introdotte con la riforma del Terzo settore e in particolare con il dlgs 112/2017
leggi il mio articolo con Nicolò Melli su Vita del 9 luglio 2020