Conte e Casellati inviano un messaggio per la presentazione di Terzjus, Osservatorio giuridico del Terzo settore

“Gentile Presidente, La ringrazio della Sua cortese lettera nella quale mi invita alla presentazione di Terzjus, Osservatorio di diritto del terzo settore, della filantropia e dell’impresa sociale, costituitosi lo scorso febbraio a Roma. Purtroppo, l’intensa attività istituzionale di questo momento non mi consente di essere presente. Desidero in ogni caso farVi giungere il mio pensiero di vicinanza a quella che ritengo una iniziativa di rilevante impatto, volta a promuovere la nascita di un Osservatorio sulle sensibili tematiche che afferiscono al mondo del Terzo settore”

leggi l’articolo su LaNotifica.it di giovedì 25 giugno 2020

Conte e Casellati inviano un messaggio per la presentazione di Terzjus, Osservatorio giuridico del Terzo settore

Luigi BobbaConte e Casellati inviano un messaggio per la presentazione di Terzjus, Osservatorio giuridico del Terzo settore
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Vatican News – Terzjus, nasce l’Osservatorio per dare forza al Terzo Settore

Il presidente Bobba: “Svolgerà una funzione di monitoraggio di accompagnamento e anche di proposta del complesso della legislazione riguardante l’associazionismo”. Il no profit coinvolge sei milioni di persone e rappresenta il 4% del Pil

leggi l’articolo di Alessandro Guarisci per Vatican News – Città del Vaticano

ascolta l’audio dell’intervista

 

Luigi BobbaVatican News – Terzjus, nasce l’Osservatorio per dare forza al Terzo Settore
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Industria. Avetta: “Bene valorizzare il distretto biomedicale di Saluggia”

INDUSTRIA. AVETTA: “BENE VALORIZZARE IL DISTRETTO BIOMEDICALE DI SALUGGIA. PER QUESTO SERVE UN APPROFONDIMENTO IN COMMISSIONE E IL COINVOLGIMENTO DEL TERRITORIO E DI TUTTE LE PARTI SOCIALI”

“Accolgo con favore l’intenzione della Regione Piemonte di valorizzare ulteriormente il distretto industriale biomedicale di Saluggia, anche con il coinvolgimento delle istituzioni universitarie, proprio a partire dallo stabilimento LivaNova. Occorre, però, passare dalle intenzioni ai fatti e definire in che modo la Regione pensa di sostenere un settore che, a maggior ragione con l’emergenza Covid-19, ha assunto una grande rilevanza non solo per il vercellese ma per tutto il Piemonte. Per questo ho chiesto all’assessore al Lavoro Elena Chiorino di dedicare un’apposita seduta di Commissione illustrandoci come pensa di sviluppare e di finanziare il progetto”. Così dichiara il consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd), in occasione del dibattito in Consiglio regionale sull’Interpellanza presentata nel mese di novembre e relativa alla notizia della decisione dell’azienda LivaNova, del comprensorio Sorin di Saluggia, di spostare in Canada la produzione di valvole cardiache, con il conseguente avvio della procedura di licenziamento collettivo per 83 dipendenti. “Fortunatamente, nel frattempo quella crisi è stata superata con la revoca dei licenziamenti. Il distretto industriale biomedicale del sito Sorin di Saluggia per l’elevato livello di tecnologia e il numero e la qualità degli addetti, è il più importante insediamento produttivo dell’area vercellese e chivassese. La chiusura della LivaNova avrebbe indebolito uno dei pochi settori ancora trainanti dell’occupazione e competitivi nel mercato globale-commenta il consigliere regionale Alberto AVETTA e se davvero crediamo che quello biomedicale sia un distretto di ‘alta eccellenza’, allora occorre approfondire concretamente in Commissione quali possono essere le modalità e i tempi per finanziarlo, valorizzarlo e renderlo più competitivo. I lavoratori LivaNova, che sono il vero patrimonio di competenze e conoscenza del distretto biomedicale, vivono ancora nell’incertezza per il loro futuro: per questo attendono dalla Regione Piemonte proposte serie e condivise dal territorio e con tutte le parti sociali”

Alberto AVETTA – Consigliere regionale PD

Info stampa
Emanuele Rebuffini
338/3542780

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Nasce Terzjus, Osservatorio giuridico del Terzo settore

Comunicato stampa

Luigi Bobba: completare e attuare la riforma

Nasce Terzjus, Osservatorio giuridico del Terzo settore

Presentazione giovedì 25, alle ore 12, nel corso di un digital event sui canali social

Tra gli altri, previsti gli interventi di Gentiloni, Catalfo, Misiani e Amato

Roma, 22 giugno – Sviluppare e promuovere cultura e ricerca su Terzo settore, filantropia e impresa sociale. Con particolare attenzione alla nuova legislazione e al suo impatto, sia teorico che pratico, per la vita degli Enti, delle loro reti associative, nonché dei soggetti coinvolti nella riforma del Terzo settore. È la “mission” di Terzjus, l’Osservatorio giuridico promosso da Luigi Bobba, già sottosegretario al Lavoro ed ex presidente Acli, che si propone di essere un luogo aperto – open source – per monitorare lo sviluppo della legislazione e alimentare, attraverso commenti, riflessioni ed esperienze, una efficace e corretta applicazione della riforma.Uno strumento quindi scientifico, specializzato nel campo giuridico legislativo ma aperto agli apporti delle altre discipline (verrà presentato giovedì 25 giugno in un digital event in diretta sulla piattaforma zoom) che vede tra i suoi soci fondatori Airc, Auser, Fondazione Italia Sociale, Rete Misericordie e solidarietà, Open/Italia non profit, Anpas, Consorzio Sistema Integrato Welfare Ambito Br 3, Forum Nazionale del Terzo settore, Acli, Assifero e Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

La mission. “Con la riforma del Terzo settore – inquadra Bobba – è stato introdotto per la prima volta nell’ordinamento della nostra Repubblica un ‘diritto comune’. Un passaggio essenziale per dare un vestito appropriato e distintivo a quel vasto universo di soggetti che il nuovo Codice qualifica con l’acronimo ETS: Enti del Terzo Settore. Ma il viaggio per completare e attuare la riforma sarà ancora lungo e pieno di insidie”. “Mancano molti atti amministrativi per dare puntuale applicazione alle disposizioni normative contenute in diversi decreti legislativi. Manca la sedimentazione in termini di cultura – sia tra gli enti di terzo settore che nelle istituzioni pubbliche e nel mondo delle imprese private – della originale specificità dell’apporto che il “terzo pilastro” può fornire allo sviluppo di una società più equa e inclusiva. Manca infine la verifica dell’impatto che la riforma avrà generato sugli ETS. Da qui l’idea di Terzjus, come uno strumento per monitorare, accompagnare e sostenere l’attuazione della riforma”, continua ancora l’ex parlamentare.

I numeri. Il settore non profit coinvolge in Italia quasi sei milioni di volontari e 850 mila dipendenti, distribuiti in oltre 360 mila organizzazioni, rappresentando più del 4% del Pil. Numeri che evidenziano il suo ruolo da protagonista, nell’ambito dell’economia sociale del Paese, e la cui azione è stata fondamentale durante l’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Sono stati infatti migliaia gli operatori e i volontari che hanno sostenuto le persone più fragili – anziani, poveri, famiglie con minori, diversamente abili – nel superare i problemi reali e gravi causati dall’impatto della pandemia.

L’evento. La presentazione di Terzjus (www.terzjus.it) avverrà giovedì 25 giugno, dalle ore 12, nel corso di un digital event in diretta sulla piattaforma Zoom (raggiungibile all’indirizzo https://bit.ly/3hS0cOP o https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_EwfRJflaQW2OkbjejSvL1A) e sul canale Facebook.

Dopo la presentazione dell’Osservatorio, da parte del presidente Luigi Bobba, ad intervenire, nel corso dell’incontro, saranno: Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’economia; Nunzia Catalfo, Ministra del Lavoro e delle politiche sociali; Antonio Misiani, viceministro dell’Economia e delle Finanze; Giuliano Amato, giudice costituzionale ed ex premier; Giovanna Melandri, presidente Rete Social Impact Agenda per l’Italia; Giovanni Quaglia, presidente Fondazione Crt; Marina Calderone, presidente Ordine dei consulenti del lavoro; Davide Invernizzi, dirigente Fondazione Cariplo; Marisa Parmigiani, direttrice Fondazione Unipolis; Stefano Zamagni, economista e professore all’Università di Bologna.

UFFICIO STAMPA

MediArt srl

06 3728215 | 338 7979488

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“Terzjus – Osservatorio di diritto del Terzo Settore, della filantropia e dell’impresa sociale”
Sede legale: Roma – via dei Redentoristi 9
Sede operativa: Roma – via Flaminia 35
Cod. Fisc. 96442080584

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Formazione a misura d’impresa e apprendistato, le due sfide per ripartire

Il bagno di realtà a cui ci hanno obbligato i dati sul mercato del lavoro di aprile diffusi da Istat apre non poche prospettive sull’economia italiana dei prossimi mesi. Innanzitutto perché cadono alcuni tabù ai quali ci si era quasi abituati, primo tra tutti quello secondo il quale «nessuno perderà il posto di lavoro».

leggi l’articolo dei Francesco Seghezzi su Il Sole 24 Ore del 11 giugno 2020

scarica l’articolo 20200611_IlSole24Ore_pg.3

leggi l’articolo su Bollettino ADAPT

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Per frenare la perdita di posti di lavoro servono più contratti a tempo determinato

Si moltiplicano i progetti, ma non c’è ancora un piano, su come spendere i soldi del Recovery Fund. Nel frattempo la politica economica del governo è ferma alla fase uno. Mentre lunedì veniva annunciata un’ambiziosa riforma degli ammortizzatori sociali, gli atti di governo registrano solo il varo di un decreto tappabuchi.

articolo di Tito Boeri su Repubblica del 16 giugno 2020

 

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Caro Conte, serve una strategia di rilancio che includa il Terzo Settore e l’economia sociale

Con una lettera aperta, assieme a diversi esponenti della società civile, ho chiesto al Presidente del Consiglio Conte di adottare un Action Plan che possa essere sinergico con le misure previste dalla Commissione Europea

Riceviamo e rilanciamo volentieri una lettera aperta – promossa da Carlo Borzaga e Gianluca Salvatori, di Euricse, e Marco Musella, di Iris Network – per proporre al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte un piano di azione per il Terzo Settore e l’economia sociale, in sintonia con l’Action Plan for Social Economy che la Commissione Europea si accinge a lanciare. Tra i primi firmatari del documento: Donatella Bianchi, Luigi Bobba, Carlo Borgomeo, Mario Calderini, Enrica Chiappero, Gherardo Colombo, Ferruccio de Bortoli, Franca Maino, Maurizio Ferrera, Cristiano Gori, Giuseppe Guzzetti, Sebastiano Maffettone, Enzo Manes, Serena Porcari, Franco Marzocchi, Marco Morganti, Felice Scalvini, Vera Negri Zamagni, Stefano Zamagni”.

leggi la lettera nell’articolo su Secondo Welfare del 16 giugno 2020

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