La conformità costituzionale dell’art. 76 del codice del Terzo settore

La recente sentenza della Corte costituzionale – n. 72 del 15 marzo 2022 – risulta di notevole importanza al fine dell’interpretazione del codice del Terzo settore-CTS (dopo la nota sentenza n. 131 del 26 giugno 2020, attraverso la quale è stato perimetrato il rapporto tra gli enti del Terzo settore e le pubbliche amministrazioni).

Leggi l’articolo di Mario Renna su Terzjus.it del 20 marzo 2022

Luigi BobbaLa conformità costituzionale dell’art. 76 del codice del Terzo settore
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Sfide e opportunità per gli ETS di fronte al Social Economy Action Plan: webinar 11 aprile ore 17

Webinar, lunedì 11 aprile 2022, ore 17-19

Promotori: Avvenire e Terzjus

Rimettersi in gioco. Sfide e opportunità per gli ETS di fronte al Social Economy Action Plan

Con il Social Economy Action Plan si può aprire una nuova stagione per il mondo del Terzo Settore e non solo. È però necessaria una approfondita riflessione per cogliere le implicazioni complessive e le possibilità che la prospettiva europea offre a tutti i soggetti che rientrano nell’area dell’Economia Sociale.

Per questo un momento di studio e di approfondimento può aiutare a sintonizzare le diverse dimensioni – scientifica, giuridica, politica e operativa – al fine di far si che dalla consapevolezza delle specificità e dalle scelte condivise da parte dei soggetti interessati possa scaturire una stagione di reale sviluppo di un nuovo modello sociale ed economico.

Programma

“Se non ora, quando?” – Introduzione di Luigi BOBBA, presidente di Terzjus

Conduce e modera: Marco GIRARDO, caporedattore dell’inserto Economia civile di «Avvenire»

“Uno scacchiere complesso, in Europa e in Italia”
– Gianluca SALVATORI, segretario generale di Euricse
– Patrizia TOIA, vicepresidente dell’Intergruppo dell’Economia sociale del Parlamento europeo

“Nuove sfide e nuovi paradigmi”
per la scienza economica: Carlo BORZAGA, Università di Trento
per la dimensione giuridica: Antonio FICI, Università di Tor Vergata
per i soggetti dell’economia sociale: Beppe GUERINI, membro del CESE
per le organizzazioni di rappresentanza: Luca JAHIER, già presidente del CESE
per l’operatività degli enti: Luigi MARTIGNETTI, direttore di Reves network

“Per giocare una partita al rialzo” – Conclusioni di Felice SCLAVINI, Cda di Terzjus

Live sul canale YouTube di «Avvenire» e di Terzjus

Luigi BobbaSfide e opportunità per gli ETS di fronte al Social Economy Action Plan: webinar 11 aprile ore 17
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RIM “Riforma in Movimento” edizione 2022: partecipa anche tu all’indagine

L’attuazione della Riforma del Terzo Settore prosegue, e con la recente attivazione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore le organizzazioni non profit si stanno interfacciando con nuovi adempimenti, riassetti strutturali, ma anche nuove opportunità e sfide.
Per questo motivo Terzjus – Osservatorio di diritto del Terzo Settore, della filantropia e dell’impresa sociale, in collaborazione con Italia non profit, lancia l’indagine digitale “Riforma in Movimento – Edizione 2022” alla quale sono chiamati a partecipare tutti gli enti non profit italiani.
Ti invito a partecipare all’indagine, dedicando qualche minuto del tuo tempo, perché i risultati, che saranno resi pubblici e disponibili per tutti sul portale “Riforma in Movimento”, diventeranno parte integrante del Terzjus Report 2022 e verranno presentati alle istituzioni per portare la voce e l’esperienza di chi la Riforma la vive in prima persona, all’attenzione dell’opinione pubblicae dei rappresentanti di reti e istituzioni nazionali ed europee.
Grazie per l’attenzione
Luigi Bobba
PARTECIPA ALL’INDAGINE
22 marzo – 29 aprile 2022 – PERIODO DI INDAGINE: Il Terzo Settore italiano può partecipare all’indagine e esprimere il proprio punto di vista.
Maggio-Giugno 2022 – ELABORAZIONE DATI: I dati raccolti verranno analizzati per la restituzione finale.
Luglio 2022 – PUBBLICAZIONE: I risultati dell’indagine saranno online in uno spazio aperto e gratuito per tutto il Terzo Settore, i media e le istituzioni. I dati saranno inoltre commentati all’interno del Terzjus Report 2022.
La Riforma del Terzo Settore è realtà: sta investendo sempre di più la quotidianità delle organizzazioni non profit ed è sempre di più oggetto delle riflessioni di tutto il Terzo Settore, impegnato a capire, decidere, agire.
Il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore è il protagonista di questo primo trimestre, e sappiamo che cresce ogni giorno il numero delle organizzazioni non profit, come la tua, che si stanno confrontando con esso. Come sta andando?
Hai l’occasione di condividere la tua esperienza, i tuoi dubbi e le tue opinioni: li faremo arrivare alle istituzioni.
PARTECIPA ALL’INDAGINE
Dopo la grande partecipazione dello scorso anno con più di 1600 rispondenti, il progetto di ricerca “Riforma in Movimento” torna a dare voce agli enti che vivono il cambiamento. L’obiettivo dell’indagine è unire le idee di tutti, metterle nero su bianco e posizionarle sul tavolo di chi decide, al centro del dibattito pubblico.
I risultati del 2021, presentati alle più alte cariche istituzionali, hanno mostrato specifiche necessità e grandi aspettative sul futuro della Riforma, e adesso che essa è effettiva e che il Registro Unico
Nazionale del Terzo Settore è avviato, l’urgenza di sapere come gli enti si stanno preparando e come stanno agendo è tornata ancora più forte di prima.
Luigi BobbaRIM “Riforma in Movimento” edizione 2022: partecipa anche tu all’indagine
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Attività di interesse generale nel volontariato fuori campo Iva

Fiscalità degli enti del Terzo settore e destino delle ONLUS. Questi i temi affrontati durante il talk di ieri organizzato da Fondazione Italia sociale e Terzjus e che, dopo l’operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS), destano sempre più attenzione da parte degli operatori. Molte le questioni a cui si è cercato di fornire una risposta puntuale grazie al contributo di Patrizia Claps direttore centrale dell’Agenzia delle Entrate persone fisiche, lavoratori autonomi ed enti non commerciali e Gabriele Sepio coordinatore del modulo 24 terzo settore. (continua)

Leggi l’articolo di Ilaria Ioannone su Il Sole 24 Ore “Norme & Tributi” del 3 Marzo 2022 e ripubblicato da Gabriele Sepio

Luigi BobbaAttività di interesse generale nel volontariato fuori campo Iva
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Terzo settore: usiamo il Registro unico come leva per il 5×1000

Il presidente di Terzjus, Luigi Bobba, commenta i primi dati sul Runts: 61mila organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale trasmigrate, 3mila nuove richieste di iscrizione. Propone di realizzare una campagna che convinca quell’italiano su due che ancora non déstina il 5×1000 a farlo e ipotizza un Fondo per la repubblica solidale analogamente a quanto fatto per la povertà educativa

Sono 61mila gli enti già iscritti ai precedenti registri delle Organizzazioni di volontariato – Odv e delle Associazioni di promozione sociale – Aps che sono stati “trasmigrati” nel nuovo Registro unico del terzo settore – Runts.

Il dato arriva da Claudio Gagliardi, vicesegretario generale di Unioncamere, che ha avuto l’incarico dal ministero del Lavoro di curare l’architettura informatica del Runts. Dunque, a tre mesi dalla partenza del Runts, i dati del 70% delle Aps e delle Odv sono stati trasferiti nel nuovo registro e circa 3mila domande di enti, non già precedentemente iscritti, sono arrivate agli uffici delle Regioni a ciò preposti. Appare pertanto ragionevole pensare che entro poche settimane gran parte delle 88mila Aps e Odv saranno “trasmigrate”.

Dunque una buona partenza per il Registro che – come ha scritto Antonio Fici, – presenta tre punti di forza: ha una struttura interamente informatica; è “unico”, nel senso che ricomprende tutte le diverse categorie degli enti di Terzo settore; è “nazionale”, ovvero consente un’uniforme applicazione delle norme del Codice del Terzo Settore – Cts in tutte le diverse Regioni del Paese. Indubbiamente, il risultato più importante dell’azione intrapresa dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando che, diversamente da coloro che lo hanno preceduto in quella responsabilità nei due Governi presieduti da Giuseppe Conte, ha impresso un’accelerazione oltremodo necessaria e alquanto attesa. Lo stesso dicasi per l’emanazione delle Linee guida (D.m. 72/2021) che affrontano compiutamente gli aspetti applicativi degli istituti dell’Amministrazione condivisa (art.55,56,57 del Cts).

Ora, il successo del percorso di formazione incentrato su queste Linee guida e realizzato da Anci su incarico del ministero del Lavoro – che vede una partecipazione di più di 1.000 tra amministratori degli enti locali, funzionari delle amministrazioni territoriali e quadri degli Ets -, attesta la bontà della strada intrapresa.

Resta invece ancora in stand by l’invio da parte del ministro Orlando della notifica alla Commissione Europea di alcune norme fiscali del Cts soggette all’autorizzazione comunitaria prima di essere recepite nel nostro ordinamento. Il tema presenta certo degli elementi di complessità, ma questo atto risulta particolarmente importante, in primo luogo per non lasciare in mezzo al guado il mondo delle Onlus e frenare lo sviluppo e la crescita delle nuove imprese sociali; in secondo luogo, la mancata adozione di tali norme produce un’oggettiva penalizzazione per gli Ets: ogni anno, circa 90 milioni della originaria dotazione di risorse della Riforma, anziché finanziare regimi fiscali più favorevoli, vengono restituiti al bilancio generale dello Stato. E d’altra parte, serve precisare che diversamente da quanto dichiarato dalla vice-ministra all’Economia, Laura Castelli, tale atto ricade unicamente sotto la responsabilità del titolare del dicastero del Lavoro, e non richiede alcun formale concorso da parte del Tesoro (anche se è sempre necessaria una leale collaborazione tra amministrazioni diverse). Se è vero che tali norme presentano alcune criticità e interpretazioni non sempre univoche, non è infondato ritenere che tali criticità si possano superare ricuperando, mediante il decreto “Sostegni ter” ora in discussione al Senato, quegli emendamenti correttivi già concordati con il Forum del Terzo settore, e poi non recepiti nella legge di bilancio.

Dunque notifica alla Commissione europea al fine di ottenere l’autorizzazione comunitaria più il Social bonus (che pare in dirittura d’arrivo) sono i due capitoli da portare rapidamente a conclusione, eliminando o per lo meno riducendo quell’area di incertezza ancora presente e lasciando senza argomenti i critici della Riforma.

Nondimeno si potrebbero metter in campo due azioni promozionali di grande valore simbolico e anche di notevole ricaduta pratica.

Mi riferisco alla più volte auspicata campagna promozionale del 5 per mille. È noto infatti che solo poco più della metà dei contribuenti con tassazione positiva utilizzi la facoltà del 5 per 1000. Perché non provare a raggiungere con un messaggio positivo quell’altro quasi 50% di contribuenti che finora non si è avvalso di questa facoltà di sostenere le attività di uno degli Enti del Terzo settore?

Tra l’altro, questo sarebbe anche il momento più opportuno per una duplice ragione: perché i tempi di erogazione del beneficio sono stati dimezzati (da due anni ad uno) e perché, in forza della nuova regolazione prevista dal Cts, si può presumere che aumenterà il numero degli enti beneficiari, oggi attestato a più di 70mila.

In secondo luogo, c’è da domandarsi se non si debba varare un “Fondo per la Repubblica solidale” analogamente a quanto disposto nel dl. 152/2021, art. 29 con il “Fondo per la Repubblica digitale”. In breve, riprodurre con diversa finalità (formazione e inserimento al lavoro dei Neet, welfare di comunità, inclusione al lavoro dei soggetti diversamente abili) quanto realizzato con successo con il “Fondo per la lotta alla povertà educativa minorile”. Le risorse per “spesare” un consistente credito di imposta da attribuire alle Fondazioni bancarie che aderiranno al Fondo, potrebbero rinvenire dalle somme non spese in diversi provvedimenti che hanno riguardato gli enti del Terzo settore.

Un Fondo per accrescere le ambizioni e le capacità del Terzo settore di essere una struttura portante del Paese e per conseguire risultati qualificanti in termini di inclusione sociale e lavorativa dei soggetti più fragili della popolazione.

Leggi l’articolo di Luigi Bobba su Vita.it del 28 febbraio 2022

 

 

Luigi BobbaTerzo settore: usiamo il Registro unico come leva per il 5×1000
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Registro unico, i nuovi iscritti sono 485

L’analisi dei dati ad oggi 18 febbraio a quasi tre mesi dall’avvio del RUNTS. Fra gli enti sin qui iscritti: 68 sono fondazioni, 2 sono società di mutuo soccorso, i restanti 415 sono associazioni. Si tratta di enti che precedentemente non comparivano nei vecchi registri di settore delle organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Onlus

Dal 24 novembre dello scorso anno è consentito agli enti che lo desiderino (l’iscrizione è infatti sempre opzionale) iscriversi nel RUNTS al fine di ottenere la qualifica di ente del terzo settore ed eventualmente anche la personalità giuridica di diritto privato (quest’ultima, in verità, è un’opzione soltanto per le associazioni, ma non già per le fondazioni, che senza la personalità giuridica non esisterebbero in quanto tali). Per chi lo voglia, un elenco di enti iscritti al RUNTS, aggiornato quotidianamente, è disponibile nel sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Lo abbiamo consultato oggi 18 febbraio 2022, a quasi tre mesi dall’avvio del Registro: risultano 485 enti nuovi iscritti. Si tratta enti che precedentemente non comparivano nei vecchi registri di settore delle organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Onlus e che quindi si sono iscritti ex novo al Runts.

Leggi l’articolo di di Antonio Fici su Vita.it del 18 febbraio 2022

Luigi BobbaRegistro unico, i nuovi iscritti sono 485
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“La cultura manageriale nel welfare per la salute globale e di precisione” LUM, 25.02.2022

Venerdi 25 febbraio, alle ore 15:30, live sul canale YouTube della LUM School of Management, si terrà il seminario “La cultura manageriale nel welfare per la salute globale e di precisione. Tra codice Unico del Terzo Settore, Missione 5 del PNRR e Sportello Unico per la Salute”.⁣
In questa occasione ci sarà la presentazione dei Master MISWEPS in Management dell’Impresa Sociale, del Welfare e della Previdenza Sociale e MASWER in Management dei Sistemi Regionali di Welfare e dell’Innovazione Socio Sanitaria.⁣
Qui per seguire la live su YouTube: bit.ly/YouTubeLumschoolofmanagement⁣
Luigi Bobba“La cultura manageriale nel welfare per la salute globale e di precisione” LUM, 25.02.2022
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La riforma. La spinta del “Runts” al Terzo settore

Antonio Fici,  Avvenire.it, venerdì 4 febbraio 2022

Dopo una lunga attesa il Runts, Registro unico del Terzo settore, è divenuto operativo il 23 novembre scorso e i primi dati sulle iscrizioni sembrano confermare le iniziali aspettative: il “nuovo” Terzo settore, così come ridisegnato dalla Riforma del 2017, è diverso e più ampio rispetto al “vecchio”, quello fondato su una moltitudine di leggi speciali e di registri regionali.
Il rinnovato interesse si evince dalle oltre 3.000 domande di iscrizione già pervenute agli Uffici competenti in soli due mesi. Se da un lato è vero che c’erano già tanti enti scalpitanti “alla porta” del Runts, dall’altro lato è anche vero che a tutti era richiesto di confrontarsi con un nuovo strumento informatico. Il dato è dunque molto significativo. Testimonia come la procedura di iscrizione, per quanto perfezionabile, si stia confermando agevole, sia dal lato tecnico che giuridico, a dimostrazione del buon lavoro svolto da Ministero del Lavoro (per i profili disciplinari) e Unioncamere (per la parte informatica). (continua)

 

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«Avvenire» e Terzjus: seminario online sul RUNTS, 7 febbraio ore 17

AVVENIRE in collaborazione con TERZJUS

organizzano il seminario on line per la presentazione del Quaderno di Terzjus:

“Il Registro unico del Terzo settore” e le nuove norme: come orientarsi

Lunedi 7 febbraio ore 17 – 18.30

 

Programma

Conduce : Marco Girardo, caporedattore dell’inserto di Avvenire «Economia Civile»

Saluti: Luigi Bobba, presidente di Terzjus

Interventi:

  • Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo settore
  • Monica Raciti, responsabile Servizio Politiche per l’Integrazione sociale e il terzo settore della Regione Emilia Romagna
  • Claudio Gagliardi, vicesegretario di Unioncamere
  • Chiara Tommasini, presidente di Csvnet
  • Gianluca Abbate,  delegato del Consiglio dell’Ordine del Notariato
  • Gabriele Sepio, segretario generale di Terzjus
  • Alessandro Lombardi, Direttore generale Ministero del lavoro per il terzo settore

Saranno presenti i curatori del volume prof. Antonio Fici e notaio Nicola Riccardelli

È possibile seguire l’evento in diretta:
– sulla pagina Facebook di Avvenire
– sul canale YouTube di Terzjus

Luigi Bobba«Avvenire» e Terzjus: seminario online sul RUNTS, 7 febbraio ore 17
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