“Giovani & impegno civile: due proposte per la politica”, venerdì 16 Aprile 2021

“Giovani & impegno civile: due proposte per la politica”

promosso da Vita e Avvenire

  • Alternanza scuola/servizio civile aperta a tutti giovani tra i 16 e i 18 anni
  • Voto ai 16/17enni per il sindaco

Ne discutiamo con:
Luigi Bobba – presidente di Terzjus
Alessandro Rosina – demografo
Dario Nardella – sindaco di Firenze
Fabiana Dadone – ministro per le Politiche giovanili
Enrico Letta – segretario del Partito Democratico
Maria Teresa Bellucci – deputata di Fratelli d’Italia

introducono:
Marco Tarquinio – direttore di Avvenire
Riccardo Bonacina – fondatore di Vita

modera:
Stefano Arduini – direttore di Vita

VENERDÌ 16 APRILE 2021 – ORARIO EVENTO: 17.30 ➝ 19.00

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Luigi Bobba“Giovani & impegno civile: due proposte per la politica”, venerdì 16 Aprile 2021
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Esclusi ma indispensabili. Il (non) ruolo del Terzo settore nel Recovery Plan

Per la Commissione europea, l’economia sociale e il non profit sono fondamentali per il rilancio dello sviluppo economico. Ma sembra che l’Italia non abbia ancora recepito il messaggio

In un Piano che voglia ricostruire le condizioni per lo sviluppo non solo economico ma anche sociale dell’Italia, il ruolo del Terzo settore e dell’economia sociale dovrebbe messo in primo piano, piuttosto che nascosto tra le righe. Invece nel Pnrr il Terzo settore è citato, in qualche punto, ma senza molta convinzione. Dell’economia sociale nessuna traccia del tutto. Quasi fossero temi estranei al compito, assegnato al Piano, di indicare le strade per rigenerare un Paese stremato.

leggi l’articolo di Gianluca Salvatori su Linkiesta del 6 febbraio 2021

Luigi BobbaEsclusi ma indispensabili. Il (non) ruolo del Terzo settore nel Recovery Plan
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Emergenza e territorio. Presentazione CITESEC – Sabato 28 novembre 2020

EMERGENZA E TERRITORIO IN PANDEMIA
PRESENTAZIONE CITESEC /// evento 0

sabato 28 novembre 2020 / h. 10.00 – 13.00
COLLEGAMENTO VIA MICROSOFT TEAMS https://bit.ly/35WYPdU

Saluti del Rettore
FRANCESCO ADORNATO

Introduce e coordina
NINFA CONTIGIANI
Coordinatrice CITESEC
Paradigmi di esclusione o inclusione sociale nelle pandemie

STANISLAO DI PIAZZA
Sottosegretario del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
A che punto è l’attuazione della Riforma del Terzo settore?

GIANLUCA BUSILACCHI
Università di Macerata
CITESEC
Esclusioni sociali e politiche di contrasto: cosa ci insegna l’emergenza Covid

ELEONORA CUTRINI
Università di Macerata
CITESEC
Resilienza territoriale. Verso nuovi modelli di sviluppo dopo la pandemia

MARCO LATRECCHINA
Emergency
Nessuno escluso

Comunicazioni

LUIGI BOBBA
Presidente Terzjus (Osservatorio del Terzo Settore, filantropia, impresa sociale)

CLAUDIO SOCCI
Presidente del Corso di laurea in Economia, ambiente e territorio Università di Macerata Dip.to di Economia e diritto

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Presentazione della realtà del Terzo settore locale e dei bisogni del territorio
ALFA
CSV
ANFFAS
LA GOCCIA

L’evento sarà riconosciuto con 1 CFU per gli studenti corsi L-39, LM-87, L-36, LM-62, L-18, L-33, LM-77.Per gli altri partecipanti il riconoscimento dovrà essere richiesto singolarmente ai rispettivi Consigli di corso che valuteranno.

INFO ninfa.contigiani@unimc.it

vedi anche Terzjus.it

Luigi BobbaEmergenza e territorio. Presentazione CITESEC – Sabato 28 novembre 2020
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VOTATE LA SFIDUCIA. Una lettera di sei ex sindaci di Cigliano in occasione del Consiglio comunale del 12 ottobre

Cari Consiglieri,

i sottoscritti, in quanto ex sindaci del Comune di Cigliano ( che hanno retto l’Amministrazione negli ultimi 40 anni) ritengono opportuno rivolgersi personalmente a ciascuno di voi in vista del Consiglio comunale del 12 novembre prossimo, che ha all’odg la discussione e il voto sulla mozione di sfiducia al Sindaco e alla Giunta presentata da cinque consiglieri di minoranza in data 13 ottobre.

Sappiamo che, come noi, avete a cuore il nostro paese, le nostre famiglie e i nostri bambini. Per questo vi chiediamo un supplemento di attenzione a queste nostre parole che hanno l’unico scopo di cercare di perseguire il bene comune di Cigliano.

Meno di un mese fa, si sono verificati due avvenimenti insoliti. Una richiesta di dimissioni del Sindaco Diego Marchetti e della Giunta espressa a gran voce da circa 250 cittadini riuniti nella piazza del Municipio; e poi, la sottoscrizione da parte circa 700 cittadini ciglianesi di un appello rivolto ai consiglieri comunali affinché presentassero, ai sensi dello Statuto del Comune, una mozione di sfiducia al Sindaco e alla sua Giunta.

Nei giorni successivi tre dei quattro componenti la Giunta – compresa la vicesindaco – lasciavano polemicamente l’incarico a loro affidato. Il Sindaco, con roboanti dichiarazioni ai giornali, annunciava che mai si sarebbe dimesso e procedeva alla nomina di tre nuovi assessori, scegliendo persone senza una pregressa esperienza amministrativa e perfino con un consenso popolare, espresso nelle preferenze ricevute nelle elezioni del maggio 2019, pari a poche decine di voti.

Questo diffuso malcontento si è originato per una generale incapacita’ amministrativa dimostrata da questa maggioranza (parco giochi, polivalente, cura della pulizia del paese, gestione della raccolta differenziata,strutture sportive),ma soprattutto, dalla mancata apertura della scuola dell’infanzia “Ortensia Marengo” che ha provocato la forte reazione di molti genitori, nonni e semplici cittadini. I fatti sono sotto gli occhi di tutti:

1. Il Sindaco, pur essendo a conoscenza fin dal suo insediamento, di alcune problematiche strutturali della Scuola dell’Infanzia, non procedeva nell’estate del 2019 ad alcun lavoro di sistemazione della stessa e nel settembre apriva regolarmente l’edificio dichiarando che non vi erano problematiche importanti per l’utilizzo della struttura.

2. Il 31 dicembre 2019, il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune affidava all’ing. Furno una perizia volta a verificare lo stato dell’immobile, senza pero’ inviare tutta la documentazione sull’edificio. In particolare risulta non fatta pervenire la variante  che prevedeva l’inserimento di micropali onde rafforzare la stabilita’ di una parte della struttura.

3. Dopo circa sette mesi, nel luglio 2020, arrivava la perizia dello stesso ing. Furno che individuava problematiche strutturali che rendevano sconsigliabile l’utilizzo dell’edificio e ne proponeva la dichiarazione di inagibilità, almeno fino a quando non fossero stati fatti gli interventi necessari alla messa in sicurezza.

4. Il Sindaco, con ordinanza urgente e contingibile, dichiarava inagibile la Ortensia Marengo e , contestualmente , chiedeva alla dirigente scolastica del Comprensivo don Evasio Ferraris di trovare altre soluzioni per i circa 70 bambini iscritti alla Scuola dell’Infanzia.

5. Mentre si lasciava correre irresponsabilmente la voce che il fabbricato della Ortensia Marengo fosse da abbattere, l’Amministrazione decideva di adottare una soluzione provvisoria, ristrutturando e adeguando il piano terreno della Scuola elementare al fine di poter ospitare i bambini della Infanzia.

6. Non risulta inoltre che il Comune si sia attivato per sfruttare tutti i possibili finanziamenti statali e regionali disponibili, anche a seguito delle problematiche Covid.

7. L’accesso a tali fondi, peraltro richiesti e utilizzati da diversi comuni del nostro territorio, avrebbe consentito di avere  risorse  per intervenire tempestivamente nella risistemazione della Scuola dell’Infanzia.

8. A tutt’oggi ,novembre 2020, – a due mesi dall’apertura dell’anno scolastico –  i lavori di adeguamento del  piano terreno della Scuola elementare non solo non sono stati effettuati, ma neppure affidati.

9. Sulla Scuola dell’infanzia Ortensia Marengo, è calato un completo silenzio: infatti, nonostante l’esito della perizia, l’Amministrazione comunale non ha, al momento, concretamente  attuato alcun intervento risolutivo in ordine alle carenze evidenziate nell’elaborato tecnico.

10. Tutto ciò ha provocato numerosi disagi alle famiglie con bimbi piccoli. Circa una trentina di questi sono stati iscritti nelle scuole dei paesi vicini e, per altrettanti invece, i genitori hanno dovuto trovare soluzioni alternative di tipo individuale.

11. La scelta di ristrutturare la scuola elementare appare costosa,inutile,tardiva, inadeguata sul piano organizzativo e inappropriata sul piano didattico.

12. Ci si domanda perché il Comune debba sprecare le risorse dei contribuenti ciglianesi facendo prima un intervento provvisorio sulla scuola elementare; poi, risistemando la Ortensia Marengo e infine riportando alla situazione pregressa la stessa scuola elementare. Uno spreco inaccettabile sul quale sarebbe utile interrogarsi che cosa ne potrebbe pensare la Corte dei Conti.

13. Ci si domanda anche perche’ il Sindaco non abbia mai interpellato il progettista e direttore dei lavori della Ortensia Marengo per accertarsi sia dell’iter dei lavori eseguiti che dello stato dell’edificio, per il quale, come  per ogni altro edificio pubblico, e’ richiesta sia una manutenzione ordinaria che, a volte ,straordinaria.

14. I disagi per le famiglie con bimbi piccoli potrebbero proiettarsi anche sul prossimo anno scolastico 2021/22. Infatti, le famiglie sono chiamate ad iscrivere i propri bimbi entro il 31 gennaio 2021 ed è facile prevedere che in quella data poco o nulla nella Scuola dell’Infanzia sarà stato fatto. E allora quale genitore iscriverà i propri figli alla Scuola dell’infanzia di Cigliano?

15. Non è difficile immaginare i danni che ciò ha provocato e che provochera’ all’intera comunità di Cigliano in termini di disservizi, maggiori costi e  perdita di almeno 10 posti di lavoro anche per il prossimo anno scolastico. A questi vanno aggiunti anche i danni di immagine per un Comune che,da molti anni, e’ stato un punto di riferimento e di attrazione per i paesi circostanti.

Ebbene, a fronte di questa situazione eclatante, e di molti altri motivi di malcontento oggi diffusi tra i ciglianesi, vi domandiamo se non sia necessario togliere la fiducia ad un Sindaco che ha dimostrato non solo di gestire la cosa pubblica in modo arrogante e poco trasparente, ma si è rivelato del tutto inadeguato ad affrontare i problemi della nostra comunità.

A ciò si aggiunga che, sempre nello stesso periodo, il Sindaco è stato raggiunto da due diversi avvisi di garanzia, l’uno relativo a comportamenti attinenti la gestione del Comune; l’altro, circa la sua attività professionale. Lungi da noi di voler fare processi in piazza, e ovviamente ci auguriamo che il Sindaco possa uscire a testa alta da queste problematiche; ma certo, questi due fatti hanno ulteriormente minato la credibilità del Sindaco sia come pubblico ufficiale che come privato cittadino.

In conclusione, crediamo che sia venuto il momento di porre fine a questa Amministrazione, cosicché nella prossima primavera, dopo un breve periodo commissariale, si possa restituire la parola agli elettori dando vita ad un confronto democratico tra le migliori energie del paese, in modo assicurare a Cigliano un’Amministrazione competente, capace di ascoltare i propri cittadini e preoccupata esclusivamente del futuro della nostra comunità.

E Cigliano, che ha dato i natali a Giovanni Bollea, autorevole e noto neuropsichiatra infantile, merita di riavere il piu’ presto possibile la sua Scuola per l’infanzia.

Regis Franco
Bigando Silvano
Scavarda Desiderio
Perinotti Franca
Corgnati Giovanni
Rigazio Anna

comunicato stampa lettera sei ex sindaci di Cigliano (1)

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Industria. Avetta: “Bene valorizzare il distretto biomedicale di Saluggia”

INDUSTRIA. AVETTA: “BENE VALORIZZARE IL DISTRETTO BIOMEDICALE DI SALUGGIA. PER QUESTO SERVE UN APPROFONDIMENTO IN COMMISSIONE E IL COINVOLGIMENTO DEL TERRITORIO E DI TUTTE LE PARTI SOCIALI”

“Accolgo con favore l’intenzione della Regione Piemonte di valorizzare ulteriormente il distretto industriale biomedicale di Saluggia, anche con il coinvolgimento delle istituzioni universitarie, proprio a partire dallo stabilimento LivaNova. Occorre, però, passare dalle intenzioni ai fatti e definire in che modo la Regione pensa di sostenere un settore che, a maggior ragione con l’emergenza Covid-19, ha assunto una grande rilevanza non solo per il vercellese ma per tutto il Piemonte. Per questo ho chiesto all’assessore al Lavoro Elena Chiorino di dedicare un’apposita seduta di Commissione illustrandoci come pensa di sviluppare e di finanziare il progetto”. Così dichiara il consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd), in occasione del dibattito in Consiglio regionale sull’Interpellanza presentata nel mese di novembre e relativa alla notizia della decisione dell’azienda LivaNova, del comprensorio Sorin di Saluggia, di spostare in Canada la produzione di valvole cardiache, con il conseguente avvio della procedura di licenziamento collettivo per 83 dipendenti. “Fortunatamente, nel frattempo quella crisi è stata superata con la revoca dei licenziamenti. Il distretto industriale biomedicale del sito Sorin di Saluggia per l’elevato livello di tecnologia e il numero e la qualità degli addetti, è il più importante insediamento produttivo dell’area vercellese e chivassese. La chiusura della LivaNova avrebbe indebolito uno dei pochi settori ancora trainanti dell’occupazione e competitivi nel mercato globale-commenta il consigliere regionale Alberto AVETTA e se davvero crediamo che quello biomedicale sia un distretto di ‘alta eccellenza’, allora occorre approfondire concretamente in Commissione quali possono essere le modalità e i tempi per finanziarlo, valorizzarlo e renderlo più competitivo. I lavoratori LivaNova, che sono il vero patrimonio di competenze e conoscenza del distretto biomedicale, vivono ancora nell’incertezza per il loro futuro: per questo attendono dalla Regione Piemonte proposte serie e condivise dal territorio e con tutte le parti sociali”

Alberto AVETTA – Consigliere regionale PD

Info stampa
Emanuele Rebuffini
338/3542780

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Emergenza sanità ed economia: serve una doppia mobilitazione

Caro direttore, quando si parla di coronavirus, il pensiero deve andare anzitutto alle vittime, ai pazienti, alle loro famiglie e a chi sta operando negli ospedali e nei laboratori per alleviare le sofferenze e trovare le cure. Tuttavia, anche gli effetti economici sono macroscopici: hanno colpito anzitutto l’economia cinese, ma stanno avendo ripercussioni sull’economia globale. Drammatico è l’impatto su turismo, viaggi e beni di lusso. In Italia l’emergenza sanitaria investe in particolar modo il turismo e i centri produttivi del Paese: Lombardia e Veneto valgono 30% del Pil nazionale. Le stime di crescita sono riviste al ribasso da banche e analisti. Dopo una fine 2019 molto debole, l’entrata del Paese in recessione sembra, purtroppo, molto probabile. Il governo ha già preso misure per le aree direttamente colpite e ne sta studiando altre a più ampio respiro.

leggi il resto della lettera di Alberto Baban, Orlando Barucci e Fabrizio Pagani al Corriere della Sera su ItalyPost di Mercoledì 4 Marzo 2020

scarica l’articolo del Corriere della Sera del 4 Marzo 2020

Luigi BobbaEmergenza sanità ed economia: serve una doppia mobilitazione
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MANIFESTO: UN’ECONOMIA A MISURA D’UOMO CONTRO LA CRISI CLIMATICA 

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UN MANIFESTO PER COSTRUIRE UN MONDO PIU’ SICURO, CIVILE, GENTILE PROMOSSO AL FORUM INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA DI CERNOBBIO DAL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE SYMBOLA ERMETE REALACCI, DAL PRESIDENTE DI COLDIRETTI ETTORE PRANDINI, DAL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA VINCENZO BOCCIA, DALL’AMMINISTRATORE DELEGATO DI ENEL FRANCESCO STARACE, DAL DIRETTORE DELLA SALA STAMPA DEL SACRO CONVENTO DI ASSISI PADRE ENZO FORTUNATO, DALL’AMMINISTRATORE DELEGATO NOVAMONT CATIA BASTIOLI E GIA’ FIRMATO DA OLTRE 50 ESPONENTI DEL MONDO ECONOMICO, SOCIALE E CULTURALE, TRA I QUALI IL PRESIDENTE UNCEM MARCO BUSSONE

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“Promesse tradite sul Terzo settore: quattro consigli a chi governa” di Luigi Bobba su Corriere Buone Notizie

Le parole pronunciate a settembre alla camera del premier Giuseppe Conte avevano suscitato la legittima aspettativa che il cammino della riforma del Terzo settore avrebbe ripreso vigore. Così non è stato.

leggi il mio articolo su BUONENOTIZIE_NAZIONALE(2020_01_07)_Page7

 

Luigi Bobba“Promesse tradite sul Terzo settore: quattro consigli a chi governa” di Luigi Bobba su Corriere Buone Notizie
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Il PD batte un colpo contro una norma che penalizza pesantemente gli enti di Terzo settore

Disposizioni per l’abrogazione dell’equiparazione delle fondazioni, associazioni e comitati ai partiti e ai movimenti politici prevista dall’articolo 5, comma 4, del decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 13.

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Luigi BobbaIl PD batte un colpo contro una norma che penalizza pesantemente gli enti di Terzo settore
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Imprese sociali, patrimonio d’Europa

Numeri e risultati pesanti di una economia che produce ricchezza per milioni di persone. Intervista a Paolo Venturi, direttore di Aiccon, centro studi d’avanguardia su Non Profit e Cooperazione promosso dall’Università di Bologna

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