I partecipanti sosterranno la scuola professionale “Estrela do Mar” e gli asili.
L’appello di Acli ai giovani vercellesi: quattro posti per un’esperienza da ricordare in Mozambico
leggi Notizia Oggi lunedì 28 dicembre 2020 p. 14
I partecipanti sosterranno la scuola professionale “Estrela do Mar” e gli asili.
L’appello di Acli ai giovani vercellesi: quattro posti per un’esperienza da ricordare in Mozambico
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Acli-Enaip / Corsi di formazione e qualifica professionale, progetti innovativi
Cari Consiglieri,
i sottoscritti, in quanto ex sindaci del Comune di Cigliano ( che hanno retto l’Amministrazione negli ultimi 40 anni) ritengono opportuno rivolgersi personalmente a ciascuno di voi in vista del Consiglio comunale del 12 novembre prossimo, che ha all’odg la discussione e il voto sulla mozione di sfiducia al Sindaco e alla Giunta presentata da cinque consiglieri di minoranza in data 13 ottobre.
Sappiamo che, come noi, avete a cuore il nostro paese, le nostre famiglie e i nostri bambini. Per questo vi chiediamo un supplemento di attenzione a queste nostre parole che hanno l’unico scopo di cercare di perseguire il bene comune di Cigliano.
Meno di un mese fa, si sono verificati due avvenimenti insoliti. Una richiesta di dimissioni del Sindaco Diego Marchetti e della Giunta espressa a gran voce da circa 250 cittadini riuniti nella piazza del Municipio; e poi, la sottoscrizione da parte circa 700 cittadini ciglianesi di un appello rivolto ai consiglieri comunali affinché presentassero, ai sensi dello Statuto del Comune, una mozione di sfiducia al Sindaco e alla sua Giunta.
Nei giorni successivi tre dei quattro componenti la Giunta – compresa la vicesindaco – lasciavano polemicamente l’incarico a loro affidato. Il Sindaco, con roboanti dichiarazioni ai giornali, annunciava che mai si sarebbe dimesso e procedeva alla nomina di tre nuovi assessori, scegliendo persone senza una pregressa esperienza amministrativa e perfino con un consenso popolare, espresso nelle preferenze ricevute nelle elezioni del maggio 2019, pari a poche decine di voti.
Questo diffuso malcontento si è originato per una generale incapacita’ amministrativa dimostrata da questa maggioranza (parco giochi, polivalente, cura della pulizia del paese, gestione della raccolta differenziata,strutture sportive),ma soprattutto, dalla mancata apertura della scuola dell’infanzia “Ortensia Marengo” che ha provocato la forte reazione di molti genitori, nonni e semplici cittadini. I fatti sono sotto gli occhi di tutti:
1. Il Sindaco, pur essendo a conoscenza fin dal suo insediamento, di alcune problematiche strutturali della Scuola dell’Infanzia, non procedeva nell’estate del 2019 ad alcun lavoro di sistemazione della stessa e nel settembre apriva regolarmente l’edificio dichiarando che non vi erano problematiche importanti per l’utilizzo della struttura.
2. Il 31 dicembre 2019, il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune affidava all’ing. Furno una perizia volta a verificare lo stato dell’immobile, senza pero’ inviare tutta la documentazione sull’edificio. In particolare risulta non fatta pervenire la variante che prevedeva l’inserimento di micropali onde rafforzare la stabilita’ di una parte della struttura.
3. Dopo circa sette mesi, nel luglio 2020, arrivava la perizia dello stesso ing. Furno che individuava problematiche strutturali che rendevano sconsigliabile l’utilizzo dell’edificio e ne proponeva la dichiarazione di inagibilità, almeno fino a quando non fossero stati fatti gli interventi necessari alla messa in sicurezza.
4. Il Sindaco, con ordinanza urgente e contingibile, dichiarava inagibile la Ortensia Marengo e , contestualmente , chiedeva alla dirigente scolastica del Comprensivo don Evasio Ferraris di trovare altre soluzioni per i circa 70 bambini iscritti alla Scuola dell’Infanzia.
5. Mentre si lasciava correre irresponsabilmente la voce che il fabbricato della Ortensia Marengo fosse da abbattere, l’Amministrazione decideva di adottare una soluzione provvisoria, ristrutturando e adeguando il piano terreno della Scuola elementare al fine di poter ospitare i bambini della Infanzia.
6. Non risulta inoltre che il Comune si sia attivato per sfruttare tutti i possibili finanziamenti statali e regionali disponibili, anche a seguito delle problematiche Covid.
7. L’accesso a tali fondi, peraltro richiesti e utilizzati da diversi comuni del nostro territorio, avrebbe consentito di avere risorse per intervenire tempestivamente nella risistemazione della Scuola dell’Infanzia.
8. A tutt’oggi ,novembre 2020, – a due mesi dall’apertura dell’anno scolastico – i lavori di adeguamento del piano terreno della Scuola elementare non solo non sono stati effettuati, ma neppure affidati.
9. Sulla Scuola dell’infanzia Ortensia Marengo, è calato un completo silenzio: infatti, nonostante l’esito della perizia, l’Amministrazione comunale non ha, al momento, concretamente attuato alcun intervento risolutivo in ordine alle carenze evidenziate nell’elaborato tecnico.
10. Tutto ciò ha provocato numerosi disagi alle famiglie con bimbi piccoli. Circa una trentina di questi sono stati iscritti nelle scuole dei paesi vicini e, per altrettanti invece, i genitori hanno dovuto trovare soluzioni alternative di tipo individuale.
11. La scelta di ristrutturare la scuola elementare appare costosa,inutile,tardiva, inadeguata sul piano organizzativo e inappropriata sul piano didattico.
12. Ci si domanda perché il Comune debba sprecare le risorse dei contribuenti ciglianesi facendo prima un intervento provvisorio sulla scuola elementare; poi, risistemando la Ortensia Marengo e infine riportando alla situazione pregressa la stessa scuola elementare. Uno spreco inaccettabile sul quale sarebbe utile interrogarsi che cosa ne potrebbe pensare la Corte dei Conti.
13. Ci si domanda anche perche’ il Sindaco non abbia mai interpellato il progettista e direttore dei lavori della Ortensia Marengo per accertarsi sia dell’iter dei lavori eseguiti che dello stato dell’edificio, per il quale, come per ogni altro edificio pubblico, e’ richiesta sia una manutenzione ordinaria che, a volte ,straordinaria.
14. I disagi per le famiglie con bimbi piccoli potrebbero proiettarsi anche sul prossimo anno scolastico 2021/22. Infatti, le famiglie sono chiamate ad iscrivere i propri bimbi entro il 31 gennaio 2021 ed è facile prevedere che in quella data poco o nulla nella Scuola dell’Infanzia sarà stato fatto. E allora quale genitore iscriverà i propri figli alla Scuola dell’infanzia di Cigliano?
15. Non è difficile immaginare i danni che ciò ha provocato e che provochera’ all’intera comunità di Cigliano in termini di disservizi, maggiori costi e perdita di almeno 10 posti di lavoro anche per il prossimo anno scolastico. A questi vanno aggiunti anche i danni di immagine per un Comune che,da molti anni, e’ stato un punto di riferimento e di attrazione per i paesi circostanti.
Ebbene, a fronte di questa situazione eclatante, e di molti altri motivi di malcontento oggi diffusi tra i ciglianesi, vi domandiamo se non sia necessario togliere la fiducia ad un Sindaco che ha dimostrato non solo di gestire la cosa pubblica in modo arrogante e poco trasparente, ma si è rivelato del tutto inadeguato ad affrontare i problemi della nostra comunità.
A ciò si aggiunga che, sempre nello stesso periodo, il Sindaco è stato raggiunto da due diversi avvisi di garanzia, l’uno relativo a comportamenti attinenti la gestione del Comune; l’altro, circa la sua attività professionale. Lungi da noi di voler fare processi in piazza, e ovviamente ci auguriamo che il Sindaco possa uscire a testa alta da queste problematiche; ma certo, questi due fatti hanno ulteriormente minato la credibilità del Sindaco sia come pubblico ufficiale che come privato cittadino.
In conclusione, crediamo che sia venuto il momento di porre fine a questa Amministrazione, cosicché nella prossima primavera, dopo un breve periodo commissariale, si possa restituire la parola agli elettori dando vita ad un confronto democratico tra le migliori energie del paese, in modo assicurare a Cigliano un’Amministrazione competente, capace di ascoltare i propri cittadini e preoccupata esclusivamente del futuro della nostra comunità.
E Cigliano, che ha dato i natali a Giovanni Bollea, autorevole e noto neuropsichiatra infantile, merita di riavere il piu’ presto possibile la sua Scuola per l’infanzia.
Regis Franco
Bigando Silvano
Scavarda Desiderio
Perinotti Franca
Corgnati Giovanni
Rigazio Anna
GLI E.T.S.: TRA CODICE DEL TERZO SETTORE E CODICE DELLA CRISI
PROFESSIONI A CONFRONTO
Lunedì 28 settembre 2020 dalle 14.30 alle 17.30
Introduce
Dott. Luigi Bobba
(Presidente Terzjus – Osservatorio di diritto del Terzo Settore, della filantropia e dell’impresa sociale – già Sottosegretario di Stato per il Lavoro e le Politiche Sociali con delega al terzo settore)
Intervengono
Prof. Avv. Guido Bonfante: La probabile risurrezione dell’impresa civile e l’insolvenza. Un problema aperto?
(già Professore Ordinario di Diritto Commerciale, Università di Torino)
Prof. Davide Maggi: Rendicontazioni contabile, economico-finanziaria e sociale negli E.T.S.
(Università del Piemonte Orientale)
Dott. Luciano De Angelis: L’organo di controllo negli E.T.S.
(Dottore commercialista, Revisore legale, membro Gruppo di lavoro per le norme di comportamento del collegio sindacale)
Prof. Avv. Alessandro Monteverde: Le responsabilità dei gestori degli E.T.S.
(Università del Piemonte Orientale)
Prof. Not. Maurizio Cavanna: L’assemblea delle fondazioni di partecipazione, E.T.S. e non.
(Università di Torino)
Modera: Prof. Marina Spiotta
(Università del Piemonte Orientale)
Responsabile del progetto: Avv. Daniele Capolupo
(Cultore di Diritto Commerciale Università del Piemonte Orientale, Partner dello Studio Legale Cedars Associati)
Il Convegno si svolgerà sulla piattaforma Google Meet
Per informazioni: Avv. Daniele Capolupo e-mail cedars@cedarsassociati.it
Ho atteso 48 ore prima di scrivere qualche pensiero sulla caduta che mi è capitata sul ghiacciaio del Gastelet a pochi passi dal rifugio Gnifetti situato a 3647 m, base di partenza per la Capanna Margherita, situata sulla Punta Gnifetti a 4554 m. Il più alto rifugio d’Europa.
Già da qualche anno che in Italia sono sorti movimenti e associazioni che spingono per il rilancio dei «territori dimenticati» perché rimasti fuori dalle direttrici di sviluppo
I flussi agostani degli italiani in vacanza stanno premiando zone del Paese che tradizionalmente restavano fuori dal giro. E questa novità, dovuta all’impossibilità di viaggiare all’estero, finisce per cumularsi ai casi di «fuga dalle città», resi plausibili dal massiccio ricorso al lavoro da remoto da parte delle aziende private e della pubblica amministrazione. Si tratta allora di fare di necessità virtù: trasformare queste delocalizzazioni implicite in un’occasione di «scoperta» delle aree interne.
leggi l’editoriale di Dario Di Vico sul Corriere della Sera del 9 agosto 2020
INDUSTRIA. AVETTA: “BENE VALORIZZARE IL DISTRETTO BIOMEDICALE DI SALUGGIA. PER QUESTO SERVE UN APPROFONDIMENTO IN COMMISSIONE E IL COINVOLGIMENTO DEL TERRITORIO E DI TUTTE LE PARTI SOCIALI”
“Accolgo con favore l’intenzione della Regione Piemonte di valorizzare ulteriormente il distretto industriale biomedicale di Saluggia, anche con il coinvolgimento delle istituzioni universitarie, proprio a partire dallo stabilimento LivaNova. Occorre, però, passare dalle intenzioni ai fatti e definire in che modo la Regione pensa di sostenere un settore che, a maggior ragione con l’emergenza Covid-19, ha assunto una grande rilevanza non solo per il vercellese ma per tutto il Piemonte. Per questo ho chiesto all’assessore al Lavoro Elena Chiorino di dedicare un’apposita seduta di Commissione illustrandoci come pensa di sviluppare e di finanziare il progetto”. Così dichiara il consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd), in occasione del dibattito in Consiglio regionale sull’Interpellanza presentata nel mese di novembre e relativa alla notizia della decisione dell’azienda LivaNova, del comprensorio Sorin di Saluggia, di spostare in Canada la produzione di valvole cardiache, con il conseguente avvio della procedura di licenziamento collettivo per 83 dipendenti. “Fortunatamente, nel frattempo quella crisi è stata superata con la revoca dei licenziamenti. Il distretto industriale biomedicale del sito Sorin di Saluggia per l’elevato livello di tecnologia e il numero e la qualità degli addetti, è il più importante insediamento produttivo dell’area vercellese e chivassese. La chiusura della LivaNova avrebbe indebolito uno dei pochi settori ancora trainanti dell’occupazione e competitivi nel mercato globale-commenta il consigliere regionale Alberto AVETTA e se davvero crediamo che quello biomedicale sia un distretto di ‘alta eccellenza’, allora occorre approfondire concretamente in Commissione quali possono essere le modalità e i tempi per finanziarlo, valorizzarlo e renderlo più competitivo. I lavoratori LivaNova, che sono il vero patrimonio di competenze e conoscenza del distretto biomedicale, vivono ancora nell’incertezza per il loro futuro: per questo attendono dalla Regione Piemonte proposte serie e condivise dal territorio e con tutte le parti sociali”
Alberto AVETTA – Consigliere regionale PD
Info stampa
Emanuele Rebuffini
338/3542780
Allentamento delle misure restrittive relative alle attività all’aperto
L’impegno delle Acli ad Inhassoro in Mozambico continua. La Ong Ipsia/Acli di Vercelli e Enaip Mozambico lavorano insieme per conseguire nel 2020 nuovi ed importanti traguardi.
scarica l’articolo de La Sesia del 20200306 pag11