Leggerezza dello spazio e del tempo, del curricolo, dell’impronta sull’ambiente, dell’apparato amministrativo… Già trent’anni fa Italo Calvino introdusse il valore della leggerezza ma oggi è la sfida cruciale: per liberare la scuola dalla sua zavorra dovremmo puntare sulla leggerezza, che non è disimpegno ma al contrario impegno fattivo su 10 punti. Così la scuola potrà “volare sulle ali di Perseo”
Non c’era mai stata un’attenzione così forte verso la scuola. Ci voleva la pandemia. Si è scoperto, ad esempio, che, al pari di altre istituzioni formative quali le università, la scuola raduna in piccoli spazi un gran numero di persone. Una classe di scuola primaria o secondaria, come di un’aula di un corso accademico, sono definite dalla densità di una popolazione di soggetti che insiste su una data superficie inevitabilmente ridotta. E questa è una realtà planetaria. Ma il problema non è solo quantitativo. È stato il grande sociologo Emile Durkheim a farci capire che la densità materiale si lega alla densità morale, di qui l’esigenza di nuove soluzioni per ritrovare un equilibrio che aveva indicato in una forma sociale definita solidarietà organica. E la scuola ha drammaticamente bisogno di trovare questo nuovo equilibrio. (continua)
leggi l’articolo di Marco Orsi su Vita.it del 27 gennaio 2022
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