Non dimentichiamo Hevrin Khalaf, simbolo del martirio dei curdi

Ventiquattrore prima di morire, e senza averne alcun presagio, Hevrin Khalaf ha lasciato sul suo profilo WhatsApp l’ultimo messaggio di forza e speranza nel domani. Ora si può leggere come testamento, come monito per chi vorrà raccoglierne l’eredità alla guida del movimento per la piena emancipazione delle donne, per il riscatto del suo popolo, il popolo curdo, per la democrazia, l’uguaglianza, i diritti. Ha scritto: «Un giorno, quando le cose andranno bene, ti guarderai indietro e ti sentirai orgoglioso di non esserti arreso»

leggi l’articolo su L’espresso del 19 ottobre 2019

Luigi BobbaNon dimentichiamo Hevrin Khalaf, simbolo del martirio dei curdi

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