Dopo la nostra inchiesta sui trentenni lasciati fuori da ogni decisione strategica per il Paese, la rete degli expat si mobilita per chiedere maggiore giustizia intergenerazionale
«Non lasciateci in panchina», è questo il messaggio che i Giovani Italiani all’Estero inviano alla politica tutta, alla società Italiana e al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Dopo l’inchiesta dell’Espresso “Noi trentenni, la bomba sociale pronta a esplodere” a proposito della marginalizzazione degli under 40 da qualsiasi scelta strategica per il futuro del paese, la rete dei giovani italiani nel mondo, nata a Palermo nel 2019 per iniziativa del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, e rappresentata da Maria Chiara Prodi, ha scritto al nostro giornale una lettera perché le istituzioni coinvolgano sempre di più i giovani expat.