Formazione e politiche attive del lavoro: pronto il Piano da 7,2 miliardi

Il decreto interministeriale (Lavoro-Mef) fissa le tre gambe del Piano che ha l’obiettivo di aggredire ritardi e nodi storici nel rapporto tra formazione e lavoro

Arriva il maxi piano del governo su formazione e politiche attive, che tra fondi comunitari del Pnrr e risorse nazionali potrà contare nel complesso su una dote di 7,2 miliardi di euro. L’obiettivo è coinvolgere tutti, dai giovani, con il decollo del sistema duale (600 milioni) ai disoccupati-cassintegrati (programma Gol da 4,9 miliardi tra Recovery Plan e React-Eu), fino ad arrivare ai lavoratori in servizio attraverso il Fondo nuove competenze, rifinanziato fino a 1,7 miliardi (1 miliardo da React Eu e 700 milioni dal decreto fiscale). (continua)

leggi l’articolo e guarda il video su Il Sole 24 Ore del 12 dicembre 2021

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“Gli ammortizzatori sociali non sono panacea di tutti i mali” Francesco Seghezzi

Non ci voleva un genio a capirlo, ma nel I trimestre 2020 è stata la fetta più giovane del mercato del #lavoro a pagare le conseguenze della pandemia con un calo dei nuovi contratti del 13% rispetto allo scorso anno. Gli ammortizzatori sociali non sono panacea di tutti i mali.

 

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Un Paese, due facce. Perché ora rischiamo di essere retrocessi

Di Vico toglie il velo ad un dato apparentemente incomprensibile: se il Pil è fermo, come fa la disoccupazione a scendere? infatti le ore lavorate diminuiscono. Un Paese, due facce. Perché ora rischiamo di essere retrocessi.

Ieri su Twitter ha conosciuto un discreto successo il commento del profilo satirico Vujadin Boskov che ha inquadrato il doppio dato Istat alla maniera dell’indimenticato allenatore blucerchiato: «Ma se disoccupazione scende e Pil è fermo, nuovi assunti sta tutti in tribuna». È solo una battuta e non va certo presa alla lettera ma le rilevazioni statistiche di ieri, più che alla solita intemerata politica, si prestano a tentare di capire dove sta andando l’economia italiana, caratterizzata da un Pil in piena stagnazione e un’occupazione a livelli alti. Che cosa sta accadendo?

leggi l’articolo di Dario Di Vico su Corriere Economia

 

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