VOTATE LA SFIDUCIA. Una lettera di sei ex sindaci di Cigliano in occasione del Consiglio comunale del 12 ottobre

Cari Consiglieri,

i sottoscritti, in quanto ex sindaci del Comune di Cigliano ( che hanno retto l’Amministrazione negli ultimi 40 anni) ritengono opportuno rivolgersi personalmente a ciascuno di voi in vista del Consiglio comunale del 12 novembre prossimo, che ha all’odg la discussione e il voto sulla mozione di sfiducia al Sindaco e alla Giunta presentata da cinque consiglieri di minoranza in data 13 ottobre.

Sappiamo che, come noi, avete a cuore il nostro paese, le nostre famiglie e i nostri bambini. Per questo vi chiediamo un supplemento di attenzione a queste nostre parole che hanno l’unico scopo di cercare di perseguire il bene comune di Cigliano.

Meno di un mese fa, si sono verificati due avvenimenti insoliti. Una richiesta di dimissioni del Sindaco Diego Marchetti e della Giunta espressa a gran voce da circa 250 cittadini riuniti nella piazza del Municipio; e poi, la sottoscrizione da parte circa 700 cittadini ciglianesi di un appello rivolto ai consiglieri comunali affinché presentassero, ai sensi dello Statuto del Comune, una mozione di sfiducia al Sindaco e alla sua Giunta.

Nei giorni successivi tre dei quattro componenti la Giunta – compresa la vicesindaco – lasciavano polemicamente l’incarico a loro affidato. Il Sindaco, con roboanti dichiarazioni ai giornali, annunciava che mai si sarebbe dimesso e procedeva alla nomina di tre nuovi assessori, scegliendo persone senza una pregressa esperienza amministrativa e perfino con un consenso popolare, espresso nelle preferenze ricevute nelle elezioni del maggio 2019, pari a poche decine di voti.

Questo diffuso malcontento si è originato per una generale incapacita’ amministrativa dimostrata da questa maggioranza (parco giochi, polivalente, cura della pulizia del paese, gestione della raccolta differenziata,strutture sportive),ma soprattutto, dalla mancata apertura della scuola dell’infanzia “Ortensia Marengo” che ha provocato la forte reazione di molti genitori, nonni e semplici cittadini. I fatti sono sotto gli occhi di tutti:

1. Il Sindaco, pur essendo a conoscenza fin dal suo insediamento, di alcune problematiche strutturali della Scuola dell’Infanzia, non procedeva nell’estate del 2019 ad alcun lavoro di sistemazione della stessa e nel settembre apriva regolarmente l’edificio dichiarando che non vi erano problematiche importanti per l’utilizzo della struttura.

2. Il 31 dicembre 2019, il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune affidava all’ing. Furno una perizia volta a verificare lo stato dell’immobile, senza pero’ inviare tutta la documentazione sull’edificio. In particolare risulta non fatta pervenire la variante  che prevedeva l’inserimento di micropali onde rafforzare la stabilita’ di una parte della struttura.

3. Dopo circa sette mesi, nel luglio 2020, arrivava la perizia dello stesso ing. Furno che individuava problematiche strutturali che rendevano sconsigliabile l’utilizzo dell’edificio e ne proponeva la dichiarazione di inagibilità, almeno fino a quando non fossero stati fatti gli interventi necessari alla messa in sicurezza.

4. Il Sindaco, con ordinanza urgente e contingibile, dichiarava inagibile la Ortensia Marengo e , contestualmente , chiedeva alla dirigente scolastica del Comprensivo don Evasio Ferraris di trovare altre soluzioni per i circa 70 bambini iscritti alla Scuola dell’Infanzia.

5. Mentre si lasciava correre irresponsabilmente la voce che il fabbricato della Ortensia Marengo fosse da abbattere, l’Amministrazione decideva di adottare una soluzione provvisoria, ristrutturando e adeguando il piano terreno della Scuola elementare al fine di poter ospitare i bambini della Infanzia.

6. Non risulta inoltre che il Comune si sia attivato per sfruttare tutti i possibili finanziamenti statali e regionali disponibili, anche a seguito delle problematiche Covid.

7. L’accesso a tali fondi, peraltro richiesti e utilizzati da diversi comuni del nostro territorio, avrebbe consentito di avere  risorse  per intervenire tempestivamente nella risistemazione della Scuola dell’Infanzia.

8. A tutt’oggi ,novembre 2020, – a due mesi dall’apertura dell’anno scolastico –  i lavori di adeguamento del  piano terreno della Scuola elementare non solo non sono stati effettuati, ma neppure affidati.

9. Sulla Scuola dell’infanzia Ortensia Marengo, è calato un completo silenzio: infatti, nonostante l’esito della perizia, l’Amministrazione comunale non ha, al momento, concretamente  attuato alcun intervento risolutivo in ordine alle carenze evidenziate nell’elaborato tecnico.

10. Tutto ciò ha provocato numerosi disagi alle famiglie con bimbi piccoli. Circa una trentina di questi sono stati iscritti nelle scuole dei paesi vicini e, per altrettanti invece, i genitori hanno dovuto trovare soluzioni alternative di tipo individuale.

11. La scelta di ristrutturare la scuola elementare appare costosa,inutile,tardiva, inadeguata sul piano organizzativo e inappropriata sul piano didattico.

12. Ci si domanda perché il Comune debba sprecare le risorse dei contribuenti ciglianesi facendo prima un intervento provvisorio sulla scuola elementare; poi, risistemando la Ortensia Marengo e infine riportando alla situazione pregressa la stessa scuola elementare. Uno spreco inaccettabile sul quale sarebbe utile interrogarsi che cosa ne potrebbe pensare la Corte dei Conti.

13. Ci si domanda anche perche’ il Sindaco non abbia mai interpellato il progettista e direttore dei lavori della Ortensia Marengo per accertarsi sia dell’iter dei lavori eseguiti che dello stato dell’edificio, per il quale, come  per ogni altro edificio pubblico, e’ richiesta sia una manutenzione ordinaria che, a volte ,straordinaria.

14. I disagi per le famiglie con bimbi piccoli potrebbero proiettarsi anche sul prossimo anno scolastico 2021/22. Infatti, le famiglie sono chiamate ad iscrivere i propri bimbi entro il 31 gennaio 2021 ed è facile prevedere che in quella data poco o nulla nella Scuola dell’Infanzia sarà stato fatto. E allora quale genitore iscriverà i propri figli alla Scuola dell’infanzia di Cigliano?

15. Non è difficile immaginare i danni che ciò ha provocato e che provochera’ all’intera comunità di Cigliano in termini di disservizi, maggiori costi e  perdita di almeno 10 posti di lavoro anche per il prossimo anno scolastico. A questi vanno aggiunti anche i danni di immagine per un Comune che,da molti anni, e’ stato un punto di riferimento e di attrazione per i paesi circostanti.

Ebbene, a fronte di questa situazione eclatante, e di molti altri motivi di malcontento oggi diffusi tra i ciglianesi, vi domandiamo se non sia necessario togliere la fiducia ad un Sindaco che ha dimostrato non solo di gestire la cosa pubblica in modo arrogante e poco trasparente, ma si è rivelato del tutto inadeguato ad affrontare i problemi della nostra comunità.

A ciò si aggiunga che, sempre nello stesso periodo, il Sindaco è stato raggiunto da due diversi avvisi di garanzia, l’uno relativo a comportamenti attinenti la gestione del Comune; l’altro, circa la sua attività professionale. Lungi da noi di voler fare processi in piazza, e ovviamente ci auguriamo che il Sindaco possa uscire a testa alta da queste problematiche; ma certo, questi due fatti hanno ulteriormente minato la credibilità del Sindaco sia come pubblico ufficiale che come privato cittadino.

In conclusione, crediamo che sia venuto il momento di porre fine a questa Amministrazione, cosicché nella prossima primavera, dopo un breve periodo commissariale, si possa restituire la parola agli elettori dando vita ad un confronto democratico tra le migliori energie del paese, in modo assicurare a Cigliano un’Amministrazione competente, capace di ascoltare i propri cittadini e preoccupata esclusivamente del futuro della nostra comunità.

E Cigliano, che ha dato i natali a Giovanni Bollea, autorevole e noto neuropsichiatra infantile, merita di riavere il piu’ presto possibile la sua Scuola per l’infanzia.

Regis Franco
Bigando Silvano
Scavarda Desiderio
Perinotti Franca
Corgnati Giovanni
Rigazio Anna

comunicato stampa lettera sei ex sindaci di Cigliano (1)

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Grande risultato raggiunto dalla Regione Piemonte guidata da Sergio Chiamparino che ha abolito il ticket sui farmaci

Comunicato Stampa

Grande risultato raggiunto dalla Regione Piemonte guidata da Sergio Chiamparino che ha abolito il ticket sui farmaci

Il Partito Democratico di Vercelli e Valsesia plaude a un grande risultato raggiunto dalla Regione Piemonte guidata da Sergio Chiamparino che ha abolito il ticket sui farmaci, in vigore dal 2002. La nostra regione è una delle prime ad arrivare a un’abolizione completa del ticket, eliminando così una tassa sulla salute che grava sui cittadini, rappresentando inoltre un aggravio burocratico per l’amministrazione pubblica.

Questo risultato è stato possibile grazie al lavoro di riorganizzazione di gestione e razionalizzazione di spesa della sanità regionale portato avanti dall’Assessore Antonino Saitta. Dopo la situazione disastrosa ereditata nel 2014, con una regione tecnicamente fallita, la giunta guidata da Chiamparino ha operato con lungimiranza e responsabilità. Ora queste scelte stanno dando i loro frutti. Come affermato dal nostro Consigliere regionale Gabriele Molinari – che ha contribuito al raggiungimento di questi risultati insieme a Giovanni Corgnati – l’11 gennaio scorso il Piemonte è stata valutata prima regione in Italia per qualità delle prestazioni sanitarie, secondo il monitoraggio del Ministero della Salute.

Questa è la migliore risposta a chi, in questi anni, ha solamente fatto polemiche senza proporre alcuna soluzione complessiva, sostenibile economicamente nel lungo periodo, per gestire e riformare la sanità regionale.

Il processo di riforma e miglioramento della sanità piemontese è tutt’ora in fase di sviluppo, bisogna pertanto prestare attenzione a chi, costruttivamente, evidenzia possibili criticità da affrontare, come fatto in questi giorni dalle sigle sindacali.

Detto questo, l’abolizione del ticket è il primo di una serie di interventi che il centro-sinistra guidato da Sergio Chiamparino potrà mettere in campo per ridurre la pressione fiscale sui cittadini piemontesi. Interventi, questi, resi possibili dall’azione concreta ed efficace portata avanti dall’amministrazione regionale. Un motivo in più per confermare Sergio Chiamparino alle prossime elezioni regionali di maggio 2019.

Il Segretario provinciale
Michele Gaietta

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“TAV. Perché sì”, il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino presenta il suo libro a Vercelli

Comunicato Stampa 

“TAV. Perché sì”, il Presidente della Regione Piemonte SERGIO CHIAMPARINO presenta il suo libro a Vercelli

Lunedì 11 febbraio alle ore 18 a Vercelli, presso il Salone convegni “Diqui” (Padiglione Ex-18), si terrà l’incontro per la presentazione del libro di Sergio Chiamparino e Piero Fassino “TAV. Perché sì” (La nave di Teseo, 2018). 

All’incontro, promosso dai Consiglieri regionali PD Giovanni CORGNATI e Gabriele MOLINARI e presieduto da Luigi BOBBA, prendono parte, oltre al Presidente della Regione Piemonte SERGIO CHIAMPARINO, l’Ing. Daniele PEILA, Membro del Consiglio Esecutivo dell’Associazione Internazionale delle Gallerie (International Tunnelling Association) e il Segretario provinciale PD Michele GAIETTA; modera Fabrizio FINOCCHI, giornalista.

L’iniziativa richiama il dibattito politico vercellese avviato con l’OdG “La TAV e il Piemonte non finiscano su un binario morto” approvato nel Consiglio comunale dello scorso dicembre che invita il Sindaco Maura Forte e la Giunta “ad adottare le opportune iniziative, nell’ambito delle proprie competenze, per invitare il Governo a procedere con la massima urgenza al completamento dei lavori dell’Alta Velocità/Alta Capacità Ferroviaria Torino-Lione”.

La TAV – la linea ferroviaria ad alta velocità che dovrebbe collegare Torino a Lione, e l’Italia alle grandi vie di comunicazione europee – è da 25 anni al centro di uno scontro aspro tra chi è favorevole e chi contrario alla sua realizzazione. Un confronto in cui slogan e accuse hanno spesso soffocato il reale dibattito.

Piero Fassino e Sergio Chiamparino hanno affrontato entrambi in prima persona, come membri del governo e amministratori locali, la nascita e l’evoluzione della TAV, ne hanno da sempre difeso gli obiettivi, pur avanzando proposte e non risparmiando critiche per migliorare un progetto di grande complessità.

In questo libro presentano, con chiarezza e passione, le ragioni del sì a un’opera strategica per il Piemonte e per tutto il Paese, e al tempo stesso ne fanno la chiave per difendere l’idea di un’Italia aperta al mondo, rispettosa della partecipazione e del confronto, finalmente capace di prendere decisioni coraggiose.

Salone convegni Diqui – Ristorante Caffetteria Spazio per l’arte Contemporanea (Padiglione Ex-18) primo piano, viale Garibaldi 96 Vercelli.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Info: 3487332264 tini.brunozzi@gmail.com 

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L’ex premier Gentiloni martedì a Vercelli. Incontro con Bobba, Chiamparino, Molinari e Corgnati

L’appuntamento è martedì 18 dicembre alle ore 18, nella Sala Biginelli dell’Ascom in via Laviny 27 a Vercelli: partecipano alla tavola rotonda, moderata dalla giornalista Roberta Martini, il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, i consiglieri regionali Gabriele Molinari e Giovanni Corgnati e – ovviamente – Bobba e Gentiloni

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“Perché l’onda nazional-populista non va assecondata. Va fermata”. Paolo GENTILONI presenta il suo nuovo libro a Vercelli

Comunicato Stampa

“Perché l’onda nazional-populista non va assecondata. Va fermata”. L’ex Presidente del Consiglio Paolo GENTILONI presenta il suo nuovo libro a Vercelli Martedì 18 dicembre alle ore 18.

Martedì 18 dicembre alle ore 18 presso la Sala Biginelli dell’ASCOM Vercelli in via Laviny 27, Luigi BOBBA, Giovanni CORGNATI e Gabriele MOLINARI invitano alla presentazione del nuovo libro di Paolo GENTILONI La sfida impopulista. Da dove ripartire per tornare a vincere (Rizzoli, 2018).

Paolo GENTILONI ripercorre la sua stagione di governo attraverso una riflessione non priva di autocritica e più che mai attuale nel panorama della sinistra. L’ex Presidente del Consiglio disegna un manifesto per un’alleanza delle forze democratiche capace di fermare il nazionalismo populista prima che sia troppo tardi. Capace di tornare a vincere.

«Perché l’onda nazional-populista non va assecondata. Va fermata.» dichiara Paolo GENTILONI. «Questo populismo nazionalista mi fa paura. L’onda sovranista, ingrossata dalla crisi e sospinta al governo di alcuni grandi Paesi, è una minaccia per i valori del sistema liberale. Per difendersi, bisogna prima di tutto sottrarsi al contagio. Essere saldamente, fieramente impopulisti. Che è tutto il contrario dell’essere impopolari».

Partecipa all’incontro con Paolo GENTILONI il Presidente della Regione Piemonte Sergio CHIAMPARINO. Conduce la Caporedattrice de «La Stampa» di Biella e Vercelli Roberta MARTINI.

Ingresso libero fino a esaurimento posti (per prenotazione: infoluigibobba@gmail.com).

Invito Gentiloni 18.12.2018

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RC AUTO: stangata per le provincie del Nord dalla manovra di governo, Vercelli tra le più colpite

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“la presenza della Lega al governo penalizza il Nord, e dentro al Nord le periferie a favore delle aree metropolitane. Un altro tradimento degli interessi dei cittadini dei nostri territori, che vengono usati dalla Lega come granaio elettorale e poi scaricati per non deludere le istanze del Movimento 5 Stelle che si muove come sindacato territoriale del Mezzogiorno.”

 

Luigi BobbaRC AUTO: stangata per le provincie del Nord dalla manovra di governo, Vercelli tra le più colpite
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