Una piattaforma e un’app consentono di incrociare la domanda e l’offerta di servizi gratuiti. Un’idea presa in prestito dal Giappone che favorisce la coesione sociale
Immaginate un citofono virtuale e un numero sconfinato di vicini di casa. Ma anche la possibilità di donare il proprio tempo in modo flessibile. Al tempo del lockdown, ormai lo sappiamo, la solidarietà viaggia sulla rete. Talmente veloce che riesce a superare persino il digital divide generazionale, quella specie di blocco che si instaura sul piano psicologico e culturale e impedisce all’anziano di sfruttare appieno le risorse del web. Esattamente il nodo che intende sciogliere Stefano Laddaga con la piattaforma (http://vita.casa) che è anche una app ma si può consultare direttamente dal browser.
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