Incidente sul Monte Rosa per Luigi Bobba

Ho atteso 48 ore prima di scrivere qualche pensiero sulla caduta che mi è capitata sul ghiacciaio del Gastelet a pochi passi dal rifugio Gnifetti situato a 3647 m, base di partenza per la Capanna Margherita, situata sulla Punta Gnifetti a 4554 m. Il più alto rifugio d’Europa.
Volevo vedere la ristrutturazione della Margherita completata proprio in questo agosto a 40 anni dall”ultimo intervento. E poi il desiderio di Carlo e di Fabrizio e Mariachiara Zeri di salire per la prima volta alla Margherita, mi aveva spinto a programmare un’ascensione che avevo già fatto diverse volte. E invece lì sul ghiacciaio del Gastelet (prima foto a sinistra) l’imponderabile o la distrazione mi hanno fatto scivolare sul ripido ghiacciaio (foto due) ormai pieno di detriti per via dello scioglimento. Eravamo saliti fin lì ridendo e scherzando con Mariachiara, Fabrizio e Carlo salendo le roccette prima del ghiacciaio. Felici di poter fare questa ascensione. E invece, manco fossi un principiante e non uno che è salito da quando avevo 20 anni su tutte le nostre belle montagne – Bianco, Rosa, Cervino, Granparadiso e tante altre – sono scivolato per più di 50 m in un tratto esposto ma non particolarmente difficile. Devo dire grazie al mio Angelo Custode, o alla Madonnina dei ghiacciai situata al Rifugio, che hanno guardato dalla parte giusta evitandomi guai peggiori. E poi grazie alle guide, prontamente scese dal rifugio, che hanno chiamato subito l’elicottero e agli operatori del Soccorso Alpino che in poco tempo mi hanno trasferito in sicurezza al reparto di Medicina di urgenza dell’ospedale di Aosta, dove oggi mi trovo, e dove sono stato curato con professionalità e umanità. E grazie a mia moglie Ornella e alle mie due figlie Arianna e Giuliana che, da vicino e da lontano, mi hanno aiutato superare lo spavento e il trauma della spaventosa caduta. Sicuramente continuerò a salire le nostre meravigliose montagne, ma l’incidente, per fortuna senza gravi conseguenze (scherzando dico non ho nulla rotto, ma sono tutto grattugiato), mi ha insegnato a raddoppiare la prudenza e l’attenzione alla sicurezza. Ma la passione per la montagna non si spegne. È una passione vitale che spero di poter ancora a lungo coltivare.
P.S. Non posto la mia foto dall”ospedale, perché potrei turbare il sonno di qualcuno, ma tranquilli tra un paio di giorni mi dimettono.
Post post scriptum. Grazie a Carlo, Fabrizio e Mariachiara che il giorno dopo sono andati sul luogo dove la mia caduta si è arrestata e hanno recuperato il mio cellulare (un po’ ammaccato come il sottoscritto) ma perfettamente funzionante. Tanto che è proprio da questo cellulare che scrivo.
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Con VITA e Corriere della Sera un “5 per mille ad alto impatto”

«Ci sono quasi 16,5 milioni di italiani che scelgono di avvalersi del 5 per 1000, ovvero più della metà dei contribuenti italiani che presentano una dichiarazione dei redditi con una tassazione positiva. È da loro che bisogna ripartire se non vogliamo – come ha scritto De Rita – arrenderci allo statalismo dell’emergenza. La coincidenza tra la prossima campagna fiscale e la Fase 2 della crisi epidemica, ci offre l’occasione per ripensare e rafforzare questo originale strumento di sussidiarietà fiscale – nato nel 2006 -, che viene utilizzato da un numero di contribuenti quasi pari a quelli optano per l’8 per 1000 per le diverse confessioni religiose e cinque volte superiore a coloro che si avvalgono del 2 per 1000 destinato ai partiti politici. Il successo di questa misura evidenzia quanto gli italiani apprezzino il lavoro di tante associazioni, fondazioni e organizzazioni di volontariato che promuovono la ricerca scientifica per combattere malattie mortali, che operano in luoghi di conflitto e di miseria, che si impegnano per la cura e l’educazione dei bambini e dei ragazzi specialmente nei paesi del Sud del mondo, che sono vicine agli anziani e alle persone disabili e che proteggono e curano il nostro ambiente e i nostri beni culturali». A scriverlo nell’editoriale che apre il fascicolo di 24 pagine in allegato al Corriere della Sera di oggi e al numero di Vita magazine di giugno è Luigi Bobba, già sottosegretario al Welfare e presidente di Terzjus, Osservatorio di diritto del Terzo settore, della filantropia e dell’impresa sociale.

leggi l’articolo su Vita.it del 5 giugno 2020

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Rai News “Emergenza Covid-19: verso una statalizzazione soft del volontariato?” Intervista a Luigi Bobba

Quale dinamica virtuosa deve ispirare l’azione dello Stato insieme a quella del volontariato nell’emergenza Covid? Quali i rischi di una strisciante statalizzazione del volontariato? Ne parliamo con Luigi Bobba, ex presidente nazionale delle Acli ed ex sottosegretario al Welfare.

leggi l’intervista su Rai News del 30 maggio 2020

Luigi BobbaRai News “Emergenza Covid-19: verso una statalizzazione soft del volontariato?” Intervista a Luigi Bobba
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Luigi Bobba a TGtg di TV2000 del 27 maggio 2020

“Nella proposta che è stata fatta di questi assistenti civici, il terzo settore non è mai stato nominato”

 

Luigi BobbaLuigi Bobba a TGtg di TV2000 del 27 maggio 2020
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“Assistenti civici? Meglio rafforzare volontariato e servizio civile”

Luigi Bobba (ex sottosegretario e oggi presidente di Terzjus) chiede al Governo di archiviare il contestato bando

Più servizio civile e una App per i volontari. Altro che gli “assistenti civici” che stanno facendo litigare il Governo e che sollevano molte perplessità tra i cittadini. A chiedere un ripensamento sull’annunciato bando del Governo e a suggerire soluzioni più efficaci e praticabili è Luigi Bobba, ex presidente nazionale delle Acli, a lungo parlamentare, due volte sottosegretario e padre della legge sul terzo settore.

Bobba, oggi presidente di Terzjus – Osservatorio del Terzo settore, non condivide il bando annunciato dal ministro Boccia.

leggi l’intervista su InfoVercelli24 del 26 maggio 2020

Luigi Bobba“Assistenti civici? Meglio rafforzare volontariato e servizio civile”
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Luigi Bobba a “Mi riguarda: il Servizio civile universale tra emergenza e futuro”

Alle 18 di venerdì 22 maggio, diretta su Youtube del web talk “Lo stato delle cose” delle Acli nazionali.

Il tema di oggi è “Mi riguarda: il Servizio civile universale tra emergenza e futuro”: con Titti Postiglione, direttrice Ufficio per il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Luca Liverani, giornalista Avvenire; Luigi Bobba, presidente di Terzius; Giovanni Rende, reppresentanza dei volontari di SCU; Matteo Bracciali, responsabile nazionale Ali Servizio Civile; Roberto Rossini, presidente nazionale Acli.

segui la diretta del web talk “Lo stato delle cose” della Acli nazionali

 

 

Luigi BobbaLuigi Bobba a “Mi riguarda: il Servizio civile universale tra emergenza e futuro”
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Luigi Bobba: Decreto Rilancio, 4 proposte per rimettere al centro i giovani

Nelle misure del governo finora le nuove generazioni sono state ignorate. Come rimediare? Si potrebbe destinare un miliardo a quattro nuove misure orientate a sviluppare nuove competenze, rafforzare ed allargare il sistema duale di apprendimento, favorire l’inserimento lavorativo dei giovani e proteggere il nuovo lavoro “on demande” gestito dalle piattaforme

leggi il mio articolo su Vita.it del 16 maggio 2020

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