L'Italia è l'unico paese europeo in cui la spesa per la pubblica istruzione è inferiore alla spesa per interessi sul debito. Spendiamo troppo poco, soprattutto per l’istruzione universitaria. Tutti i dettagli in questa analisi ripresa oggi da @RepubblicaAF https://t.co/ViFYfUfLuF
— Carlo Cottarelli (@CottarelliCPI) July 29, 2019
Nel 2017 la spesa italiana per la pubblica istruzione ammontava a 66 miliardi di euro, leggermente meno della spesa per il pagamento degli interessi sul debito pubblico. Valutando la spesa pubblica per istruzione sia rispetto al Pil, sia rispetto alla spesa pubblica totale, l’Italia si colloca agli ultimi posti delle classifiche europee e dalla crisi del 2007-08 in poi il divario con le medie UE si sta allargando. Il problema riguarda soprattutto l’istruzione terziaria. Tenendo conto della struttura demografica della popolazione, le spese per istruzione pubblica primaria e secondaria del nostro Paese sono poco sopra alle medie UE, mentre quella per istruzione terziaria è al penultimo posto in Europa. Nonostante il recente aumento di spesa privata, la situazione per l’istruzione universitaria è in peggioramento: la spesa complessiva è calata di oltre 600 milioni tra il 2010 e il 2015. L’Italia presenta anche un numero di laureati ben minore della media UE. (leggi il resto dell’articolo)