L’Imposta sulle successioni e sulle donazioni (ISD) italiana è caratterizzata da aliquote molto basse e franchigie elevate. Anche per questo, il gettito dell’imposta è modesto (820 milioni nel 2018) e significativamente inferiore a quello degli altri principali paesi europei. Esistono argomentazioni a favore e contro un suo rafforzamento: da un lato l’imposta può essere uno strumento di equità sociale ed è meno distorsiva delle imposte sui redditi, dall’altro è difficile evitare che essa finisca per colpire soprattutto le proprietà immobiliari del ceto medio. L’esempio degli altri paesi europei a noi più simili suggerisce però che aumentare il gettito derivante da questo tipo di imposta è possibile.
leggi l’articolo di di Edoardo Frattola e Giampaolo Galli, Osservatorio CPI del 5 febbraio 2020
Imposta di successione: in Italia il gettito è meno di 1 mld, contro i 14 della Francia. Aumentare l’imposta è possibile e giusto, anche se ci sono varie controindicazioni di cui tenere conto. Oggi @repubblica ha ripreso la nostra nota https://t.co/lb0sRWmfnI
— Carlo Cottarelli (@CottarelliCPI) February 6, 2020