Associazionismo, sport, terzo settore: l’inclusione come ragione sociale

Festival della Migrazione

programma del pomeriggio di
VENERDì 5 NOVEMBRE

Ore 17-18.30  

Auditorium A. Loria – via Rodolfo Pio 1 – Carpi

Associazionismo, sport, terzo settore: l’inclusione come ragione sociale

coordina Luca Barbari

Interventi:

Luigi Bobba, Presidente Associazione Terzjus IN VIDEOCONFERENZA

Mauro Berruto, coach, inspirational speaker, giornalista, storyteller IN VIDEOCONFERENZA

Tatiana Esposito, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale Immigrazione e politiche per l’Integrazione

Ilias Aouani, mezzofondista

Luigi BobbaAssociazionismo, sport, terzo settore: l’inclusione come ragione sociale
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La biodiversità del Terzo Settore per la sostenibilità integrale

Alle Giornate di Bertinoro si è parlato della necessità di una nuova ecologia che tenga conto dell’unitarietà e interdipendenza tra la dimensione antropologica, ambientale e tecnologica per uno sviluppo, appunto, che sia davvero sostenibile. In questo senso i dati Istat presentati durante l’evento di Aiccon offrono spunti di riflessioni importanti sul ruolo che il mondo nonprofit può svolgere in questo contesto in rapido mutamento.

leggi l’articolo di Flaviano Zandonai su Secondo Welfare del 21 ottobre 2021

Luigi BobbaLa biodiversità del Terzo Settore per la sostenibilità integrale
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Pacchetto fiscale e registro unico: il Governo pronto a sbloccare lo stallo

Il consulente del ministro Orlando ci scrive dopo la nostra richiesta di spiegazioni sui ritardi nell’attuazione della riforma del Terzo settore (vedi articolo del presidente di Terzjus Lugi Bobba nelle correlate): “L’apporto autonomo e qualificato dell’insieme degli enti non sarà visto come ancillare, o peggio residuale, nella messa a terra dei progetti e delle molte risorse che ci troveremo a gestire nei prossimi anni, per questo a tutti è chiesto uno sforzo straordinario che ricalibri il proprio ruolo nella società”

Il completamento della Riforma del Terzo Settore arriva in un momento storico per il nostro Paese: l’attuazione dei progetti previsti nel PNRR, il varo del Social Economy Action Plan, la Programmazione dei Fondi strutturali.

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (in foto la sede di via Fornovo, ndr.) è impegnato affinché, definito l’impianto delle regole che ridisegnerà il mondo degli enti del Terzo Settore, si possa squadernare concretamente e in tutto il territorio nazionale una stagione nuova nel consolidamento, ridefinizione e rilancio della qualità della vita nelle nostre comunità. Le parti più innovative e promozionali della Riforma, a partire dal sistema di relazioni tra la Pubblica Amministrazione e gli ETS regolato dal Titolo V del Codice del Terzo Settore e confermato dalla sentenza n. 131/2020 della Corte costituzionale, dovranno rappresentare il terreno avanzato di innovazione per il Pubblico e per l’insieme dei Soggetti dell’Impresa Sociale, del Volontariato, della Promozione Sociale, degli Enti di Promozione Sportiva. (continua)

leggi l’articolo di Wladimiro Boccali su Vita.it del 11 ottobre 2021

Luigi BobbaPacchetto fiscale e registro unico: il Governo pronto a sbloccare lo stallo
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Luigi Bobba e Nicolò Melli: “Prestito sociale, la finanza buona”

Il «social lending» consente di investire denaro su progetti validati: lo scorso anno tramite 28 piattaforme erogati quasu 800 milioni. La Riforma degli Ets prevede sgravi fiscali ai gestori di questi portali. L’attesa di norme Ue per un crowdfunding ancor più trasparente.

Luigi Bobba e Nicolò Melli su Corriere Buone Notizie del 5 ottobre 2021

leggi l’articolo

Il 6° Report Italiano sul Crowdinvesting, presentato lo scorso luglio dalla School of Management del Politecnico di Milano, porta in evidenza il fenomeno del social lending. Stando ai dati del Rapporto, al 30 giugno 2021, erano 28 le piattaforme attive – a fronte di circa la metà l’anno precedente– che sono state in grado di erogare quasi 652 milioni a imprese e oltre 123 milioni a privati, contro i “soli” 29 milioni di euro mediati nel 2016. Nato nel 2005 nel Regno Unito, il social lending (o prestito sociale) è uno strumento che consente di mettere in relazione, tramite l’utilizzo di piattaforme digitali, soggetti interessati a prestare denaro con chi ha necessità di disporre – a fronte del rilascio di un rating basato sull’affidabilità creditizia – di risorse economiche per sviluppare progetti, sostenere la propria attività o semplicemente far fronte a bisogni di carattere finanziario. Sebbene relativamente recente, il prestito sociale ha registrato numeri importanti in termini  di flussi gestiti dai portali. Lo scorso anno, nel solo Regno Unito sono stati erogati circa 6.3 miliardi di euro in prestiti sociali e oltre tre sono quelli registrati nell’Europa continentale; valori che sono destinati a crescere esponenzialmente nei prossimi anni.  In questo contesto di rapido sviluppo, si è inserita anche la riforma del Terzo settore che, all’interno del Codice del Terzo settore, ha previsto una sezione specifica finalizzata all’introduzione di misure fiscali di sostegno allo sviluppo di alcuni strumenti di finanza sociale, tra cui proprio il social lending. Per la prima volta, si fornisce una veste giuridica e si incentiva – sia per il tramite del prestito sociale che per i titoli di solidarietà (questi ultimi non ancora operativi) – l’utilizzo di strumenti finanziari volti a favorire gli investimenti in progetti orientati a generare ricadute positive e benefici per le nostre comunità. Nello specifico, la norma del Codice relativa al social lending attribuisce un particolare vantaggio fiscale ai gestori dei portali online – siano esse società iscritte all’albo degli intermediari finanziari o istituti di pagamento – che svolgono attività di prestito sociale finalizzato al finanziamento delle attività di interesse generale promosse dagli ETS. Infatti, sugli importi percepiti a titolo di remunerazione dai soggetti che prestano fondi attraverso tali portali, viene operata una ritenuta alla fonte a titolo di imposta con l’aliquota prevista per i titoli di Stato (12,50%) anziché del 26%. Dunque un incentivo fiscale che, da un lato, consente agli enti del Terzo settore iscritti al futuro RUNTS di diversificare le proprie fonti di finanziamento accedendo ad una moltitudine di piccoli “sostenitori”; dall’altro, mette a disposizione dei possibili prestatori un consistente beneficio fiscale. L’importante impulso dato al Social Lending si inserisce, peraltro, nel contesto del nuovo Regolamento finalizzato alla creazione di un regime armonizzato in materia di «crowdfunding» in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Il nuovo impianto, che si applicherà anche alle piattaforme di social lending, introdurrà diverse nuove disposizioni volte a favorire la trasparenza e l’operatività delle piattaforme di crowdfunding. Ma c’è un’ulteriore e importante novità. Mentre diverse misure fiscali previste dalla Riforma sono ancora ferme al via, in attesa di decreti attuativi o dell’autorizzazione da parte della Commissione Europea, il decreto semplificazioni (d.l. 77/2021, art.66 bis, co.10) convertito in legge il 3 agosto scorso, proprio con riferimento al prestito sociale, ha cancellato la norma che prevedeva l’emanazione di un decreto del Ministero dell’Economia per la determinazione delle modalità attuative. Questo (atteso e sperato) risultato arriva in un periodo critico per tante organizzazioni del Terzo settore che si trovano a dover fare i conti con una difficile ripartenza. Strumenti come il social lending – già da oggi immediatamente utilizzabile grazie alla nuova norma – rappresentano un’opportunità per gli ETS per rispondere alle sfide del presente.  Le molte potenzialità offerte dal “fintech” possono facilitare gli investimenti degli ETS nello sviluppo di nuove attività e servizi sia come risposta a bisogni inediti, sia come valorizzazione delle potenzialità’ insite nelle nostre comunità territoriali. La sfida dell’innovazione è aperta: sta agli ETS decide di percorrerla.

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Convegno Ail “Curare è prendersi cura”, Roma 1-2 ottobre 2021

Partecipo alla tavola rotonda, moderata da Giuseppe Toro Vicepresidente Nazionale AIL
“VOLONTARIATO SANITARIO: INTERPRETE DI UNA FUNZIONE SOLIDALE E DI COMUNITÀ. LE NUOVE INDICAZIONI DELLA LEGGE DEL TERZO SETTORE” all’interno del Convegno

Curare è prendersi cura

1 – 2 ottobre 2021
CONI, Salone d’Onore – Largo Lauro De Bosis, 15, Roma

Istituzioni, associazioni ed esperti a confronto sul ruolo del terzo settore nella sanità

Prende il via venerdì 1 ottobre la due giorni dedicata al volontariato e all’impatto del terzo settore sulla sanità, settore particolarmente colpito dalla pandemia e a supporto del quale molte associazioni sono intervenute erogando servizi essenziali per i pazienti fragili e le loro famiglie. Di questo e di altro si parla nel corso del Convegno Nazionale “Curare è prendersi cura. La missione di AIL per una sanità a misura d’uomo”, che si tiene a Roma venerdì 1 e sabato 2 ottobre presso il Salone d’Onore del CONI (Foro Italico).

L’incontro è l’occasione per riflettere sul crescente ruolo del Terzo settore all’interno della nostra società e su come le Associazioni possano contribuire a ripensare la sanità del Paese, sul volontariato sanitario che soprattutto in questa difficile situazione pandemica si è dimostrato essenziale, e per presentare le grandi novità scientifiche in ambito ematologico. Le due Giornate di lavori offrono l’opportunità di mettere a confronto le opinioni di importanti ematologi italiani, rappresentanti di importanti Associazioni non profit che operano in diversi ambiti, esponenti sezioni AIL sul territorio, psicologi ed esponenti del mondo della scienza e della cultura su temi quali: la qualità di vita dei pazienti, lo scenario sociale, l’impatto sociale dei servizi offerti dal volontariato e la capacità di AIL di modificare e migliorare il fenomeno della “tossicità finanziaria” che spesso consegue alla malattia tumorale.

qui tutto il programma

Luigi BobbaConvegno Ail “Curare è prendersi cura”, Roma 1-2 ottobre 2021
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Il volontariato e la fiducia che fanno crescere l’economia civile

Alla vigilia della terza edizione del Festival che si svolge a Firenze dal 24 al 26 settembre, una riflessione con il prof. Leonardo Becchetti sul ruolo della gratuità nel nuovo modello economico che mette al centro il concetto di generatività e la cura dei beni comuni

L’economia è fatta dalle persone, dal lavoro e dalle relazioni e la sfida più grande che abbiamo di fronte oggi è quella di cercare e perseguire un nuovo senso. Dentro la nuova cornice di senso c’è il volontariato come forma compiuta e organizzata della gratuità.

Non ha dubbi Leonardo Becchetti presidente del comitato scientifico del Festival nazionale dell’Economia Civile.“Alla ricerca di senso” è proprio il titolo dell’edizione 2021 del Festival, la terza, che si svolge nel Palazzo Vecchio di Firenze dal 24 al 26 settembre.

CSVnet partecipa all’iniziativa e fa parte di “Next – Nuova Economia per Tutti”, l’associazione nata nel 2011 per promuovere e realizzare una nuova economia civile. Con Becchetti abbiamo voluto riflettere per contribuire al dibattito sul ruolo del volontariato nell’economia civile alla vigilia del Festival.

leggi l’intervista di Giulio Sensi a Leonardo Becchetti su CSVNet del 

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La governance degli enti del terzo settore dopo la riforma. Roma, 23 settembre 2021

Iniziativa organizzata nell’ambito del Corso di perfezionamento su Terzo Settore. Imprese e benefici sociali, in collaborazione con Luiss DREAM e Terzjus – Osservatorio di Diritto del terzo settore, della filantropia e dell’impresa sociale. Con il contributo di Unicredit.

PROGRAMMA

Saluti introduttivi
Antonio Nuzzo Direttore Luiss School of Law
Luigi Bobba Presidente Terzjus
Roberto Fiorini Regional Manager Centro Unicredit

Consegna delle pergamene ai partecipanti al 1° Corso di perfezionamento su Terzo Settore. Imprese e benefici sociali

Relazione introduttiva
L’organizzazione degli enti del terzo settore tra codice civile, leggi speciali e autonomia privata
Gian Domenico Mosco Direttore del Corso in Terzo Settore. Imprese e benefici sociali, Direttore Luiss DREAM

ore 10:00-13:00

Parte I: Le associazioni e le fondazioni del terzo settore

Presiede
Gian Domenico Mosco Direttore del Corso in Terzo Settore. Imprese e benefici sociali, Direttore Luiss DREAM

Relazioni
I soci e l’assemblea
Michele Tamponi Professore di Diritto civile, Università Luiss Guido Carli

L’organo di amministrazione
Mario Stella Richter Professore di Diritto commerciale Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Il sistema dei controlli
Salvatore Lopreiato Professore di Diritto commerciale. Università Luiss Guido Carli

Profili organizzativi di associazioni a base sociale diffusa, associazioni di secondo livello e reti associative
Antonio Fici Professore di Diritto privato, Università degli Studi del Molise

Interventi programmati
Mario Renna Professore di Diritto Privato, Università di Siena
Marco Rizzuti Ricercatore di Diritto Privato, Università di Siena
Emanuele Tuccari Assegnista di Ricerca in Diritto Privato, Università di Siena

Ore 14:00-16:30

Parte II: La governance delle imprese sociali societarie

Presiede
Antonio Fici Professore di Diritto privato, Università degli Studi del Molise

Relazioni
Le imprese sociali società di capitali
Carlo Ibba Professore di Diritto commerciale, Università degli Studi di Sassari

Le imprese sociali società cooperative
Giustino Di Cecco Professore di Diritto commerciale, Università degli Studi Roma Tre

Dalle imprese sociali alle imprese lucrative: la responsabilità sociale
Giorgio Marasà Diritto Commerciale Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Interventi programmati
Antonio Damiano Dottore di Ricerca Università Luiss Guido Carli
Raffaele Felicetti Dottorando di Ricerca Università Luiss Guido Carli
Pier Paolo Pirani Assegnista di Ricerca Università Luiss Guido Carli

Dibattito

 

Luigi BobbaLa governance degli enti del terzo settore dopo la riforma. Roma, 23 settembre 2021
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Andrea Notarnicola: “In workshop e laboratori la «transizione sociale» che parte dalle imprese”

Un ecosistema di 171 imprese integrato con il Terzo settore e gli atenei

Da mercoledì 15 settembre, il «Comitato Global Inclusion – art. 3» e Il Sole 24 Ore, in collaborazione con l’Associazione Italiana per la Direzione del Personale, mobiliteranno l’ecosistema delle imprese, del Terzo settore e dell’università nella terza stagione «Global Inclusion 2021», per la condivisione di pratiche di successo nel diversity management . L’evento di kick-off sarà fruibile in streaming su ilsole24ore.com mercoledì 15 dalle 17.30.

leggi l’articolo di Andrea Notarnicola su Il sole 24 Ore del 13 settembre 2021

Luigi BobbaAndrea Notarnicola: “In workshop e laboratori la «transizione sociale» che parte dalle imprese”
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Il Pnrr visto con gli occhi del Terzo settore

Quali interventi raccolgono le priorità indicate in questi anni dal Terzo settore e quale ruolo ad esso viene riconosciuto? L’analisi a cura del presidente nazionale del Mppu-Movimento dei Focolari

È possibile leggere il PNRR con gli occhi del Terzo settore. Quali interventi raccolgono le priorità indicate in questi anni dal Terzo settore e quale ruolo ad esso viene riconosciuto? La coesione sociale, cara al Terzo settore, sembra essere entrata nel PNRR come volano di uno sviluppo sostenibile (Missione 5). Uno sviluppo “buono”, con attenzione ai temi ambientali, culturali e della salute, non solo dell’aumento del Pil, è presente nella Missione 2. La sostenibilità è un patrimonio culturale condiviso. Nella missione 5 troviamo 20 miliardi di euro per le politiche per il lavoro, infrastrutture sociali, famiglie, comunità, Terzo settore, interventi speciali per la coesione territoriale. Va sottolineata la sensibilità per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità.

leggi l’articolo su Vita.it del 5 agosto 2021

 

Luigi BobbaIl Pnrr visto con gli occhi del Terzo settore
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Resistenza e resilienza: le caratteristiche delle cooperative sociali in tempo di pandemia

Si celebra oggi la giornata internazionale delle cooperative e il tema scelto per quest’anno dall’Onu e dall’Ica (International Cooperative Alliance) è “Ricostruire meglio insieme”. Quest’anno, inoltre, si celebra il 30esimo anniversario della nascita delle cooperative sociali, come forma originale di impresa, in quanto la legge che le regola è del 1991. La loro vera differenza, il valore aggiunto, sta nel fatto che incorporano non solo il valore mutualistico dei soci, ma generano anche un valore che si riverbera nella società. Non producono solo un vantaggio economico a favore dei soci, ma anche un valore sociale a vantaggio della comunità in cui sono inserite.

In particolare, c’è una categoria – le coop sociali di tipo B – che hanno una funzione molto importante: inserire nel mondo del lavoro persone che presentano una qualche forma di disabilità, che nel passato hanno avuto problemi di tossicodipendenza o quanti sono usciti dal carcere, insomma quei segmenti deboli del mercato del lavoro che farebbero fatica a trovare una collocazione o vocazione lavorativa.

L’Italia è stata la prima in Europa ad avere una legge così avanzata ed innovativa che supera il principio di mutualità e per incorporare quello di solidarietà, cioè genera del valore economico e sociale che va a favore delle categorie con maggiore svantaggio e delle comunità che presentano elementi di marginalità. Questa innovazione poi è stata “copiata” in molte parti d’Europa e oggi le imprese sociali – una categoria più larga e vasta di quella di cooperazione sociale – rappresentano una parte tutt’altro che irrilevante dal punto di vista delle generazione del valore economico, ovvero del Pil, e dell’occupazione a dimensione europea.

Soprattutto in questo tempo di pandemia, le cooperative legate al terzo settore hanno rappresentato una “manna dal cielo” per molte persone e territori. Molte di loro si sono riconvertite per rispondere a un bisogno che era inedito e, pur non perdendo la loro dimensione imprenditoriale originaria, hanno però accompagnato i soggetti più deboli, molte volte dimenticati dai provvedimenti governativi, oppure hanno reinventato la loro capacità produttiva. Più in generale hanno continuato a svolgere la loro attività che di per sé contiene già una dimensione solidaristica che il legislatore va a premiare con un trattamento fiscale di vantaggio.

leggi il mio articolo su Interris del 14 luglio 2021

Luigi BobbaResistenza e resilienza: le caratteristiche delle cooperative sociali in tempo di pandemia
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